Argentina, Sri Lanka e Turchia sì, Stati Uniti, Messico ed Emirati no. La mappa delle vacanze può cambiare anche in base al “tasso di convenienza” delle spese turistiche a destinazione, soprattutto se il valore dell’euro subisce degli scossoni, come sta avvenendo in questi ultimi mesi. Così Ebury, istituto finanziario specializzato in pagamenti internazionali e conversione di valuta, ha mappato alcune delle destinazioni più convenienti per gli italiani in termini di potere d’acquisto a seguito dell’apprezzamento che l’euro ha subito negli ultimi dodici mesi nei confronti delle altre valute nazionali.
Partiamo dall’Argentina, dove l’euro si è apprezzato fino al 14,8% rispetto a luglio 2021, il +168% su giugno 2020. E ancora la Turchia, Paese in cui il valore della nostra moneta è salito del 74,48% negli ultimi dodici mesi.
Fino allo yen giapponese che si è svalutato rispetto allo stesso periodo del 2021 portando l’euro a guadagnare il 6,38%, attualmente scambiato a 138,25 yen.
Visitabili da questo punto di vista, anche Egitto e Sri Lanka, dove rispettivamente l’euro rispetto alla sterlina egiziana si è apprezzato di più del 4%, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con un cambio a 19,31 sterline; mentre nel secondo caso a valuta comune ha guadagnato il 57% negli ultimi dodici mesi, attestandosi oggi a 372 rupie.
Discorso diverso, invece, per le destinazioni in cui l’euro ha perso valore. Un esempio? Gli Stati Uniti, dove attualmente l’euro è sulla soglia della parità con il dollaro a 1,0200 sui minimi da dicembre 2002. Stesso discorso, però, anche in Brasile, Messico ed Emirati Arabi, dove l’euro è sceso di quasi il 9,63&, 13,26% e 11,55%.