Così la Gran Bretagna riapre ai viaggi
È ufficiale: la Gran Bretagna ha annunciato l’ok all’ingresso dei turisti provenienti dall’Europa (eccetto la Francia) e dagli Stati Uniti completamente vaccinati, abolendo di conseguenza la necessità di doversi sottoporre a un periodo di quarantena di dieci giorni, riducibile a cinque effettuando privatamente un test molecolare secondo la regola del Test To Release.
L’allentamento delle regole anti Covid – già preannunciato nei giorni scorsi – partirà dall’Inghilterra dal prossimo 2 agosto. Lo ha confermato in uno statement il Dipartimento dei trasporti e con un tweet lo stesso Grant Shapps, secretary of state for Transport in Uk: «Vogliamo poter riunire le persone che vivono negli Usa e nei Paesi europei con le loro famiglie e i loro amici in Gran Bretagna. Dal 2 agosto, dalle 4 del mattino, la gente che proviene da queste destinazioni può raggiungere l’Inghilterra senza dover effettuare la quarantena se totalmente vaccinati».
Quanto alla Francia, dove il governo britannico sottolinea il problema della variante Beta, il Dipartimento dei trasporti spiega: «Chi arriva in Inghilterra dalla Francia dovrà continuare a sottoporsi a una quarantena di dieci giorni, a casa o in un altro tipo di sistemazione. Anche se si tratta di persone che hanno completato la vaccinazione contro il Covid-19».
Nel provvedimento rientrano anche le crociere internazionali, con il governo britannico che ha confermato il via libera sempre a partire dall’Inghilterra e in coordinamento con le disposizioni del Public Health England. Per supportare la ripartenza in sicurezza dei viaggi internazionali in crociera, il governo britannico e la cruise industry hanno siglato un memorandum d’intesa per agevolare il rilancio post Covid del comparto proteggendo i viaggiatori da ulteriori problematiche derivanti dalla pandemia in corso.
Soddisfatto Andy Harmer, Clia Uk & Ireland director: «La decisione di far riprendere le crociere internazionali è una vera good news per il settore. Negli ultimi 18 mesi abbiamo lavorato intensamente con il governo, con le autorità sanitarie, i porti e tutti gli addetti ai lavori per implementare i protocolli e proteggere quindi la salute dei lavoratori, dei crocieristi e della popolazione delle destinazioni visitate».
Virginia Messina, vice president senior e ceo ad interim del World Travel & Tourism Councli (Wttc), dichiara: «Il turismo, così come l’economia del Regno Unito, riceverà una grossa spinta dopo questo annuncio. Sospiro di sollievo per l’industria delle crociere, per le compagnie aeree e per tutti gli operatori: i viaggi transatlantici e in Ue sono davvero necessari alla ripartenza del travel. Ma per prendere il vero e completo beneficio di questa misura, c’è bisogno che anche gli Stati Uniti aprano le frontiere».
Dall’America, Tori Emerson Barnes, U.S. Travel Association executive vice president of public affairs and policy, commenta: «È il momento che i leader Usa seguano l’esempio della Gran Bretagna e riaprano i confini transatlantici. Non c’è differenza tra gli americani vaccinati e i vaccinati di Regno Unito, Ue e Canada. Le frontiere bloccate non hanno stoppato la diffusione della variante Delta del Covid mentre le continue restrizioni hanno ulteriormente ritardato la ripresa del turismo: chiediamo agli Stati Uniti di stabilire presto un piano di ripartenza».