by Giorgio Maggi | 7 Marzo 2018 7:00
I nuovi itinerari verso Oriente, le iniziative in tema di turismo sostenibile, l’arrivo a breve della prima nave alimentata a lng. «Non abbiamo paura di calarci fino in fondo nella parte che compete a un leader di mercato – mette subito le mani avanti Carlo Schiavon, direttore commerciale e marketing per l’Italia della compagnia del gruppo Carnival – Per questo motivo abbiamo preso decisioni in anticipo sulla concorrenza e che vanno oltre la nostra abituale attività». Come l’ultimo progetto per il turismo sostenibile che vuole «sensibilizzare i nostri ospiti su food e consumo responsabile. A bordo della flotta Costa vengono preparati oggi anno circa 54 milioni di pasti, con il programma 4goodfood puntiamo alla riduzione del 50% degli sprechi alimentari su tutte le nostre navi entro il 2020».
Ma non è tutto, perché in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare Onlus, dallo scorso anno è partito un progetto per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari residue su Costa Diadema, a Savona e Civitavecchia, un’iniziativa che fa il paio con la decisione di «sostenere la rete degli Orti in Africa promossa dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Un contributo erogato su base annua e correlato alla diminuzione degli sprechi al buffet da parte degli ospiti». Sempre sul fronte della sostenibilità – «abbiamo una divisione apposita» – Costa è stata anche la prima compagnia al mondo a credere nelle navi alimentate a lng, che sta per liquid natural gas. «La prima della serie, Costa Smeralda, arriverà a fine 2019, diventando l’ammiraglia della flotta, mentre la sua gemella nel 2021, e altre due unità sono in opzione per il 2023 e il 2025».
Per quanto riguarda il prodotto, detto dei nuovi itinerari che toccano Singapore, Thailandia, Malesia, Giappone, Taiwan e Corea del Sud e del successo della formula del Super all Inclusive, la vera partita con i competitor si fa sul terreno della distribuzione. «Con le agenzie ci vuole un rapporto di fiducia, senza fermarsi all’aspetto commissionale, che è solo un elemento della remunerazione», precisa Schiavon, sottolineando come «tra commissioni semplici, overcommission, super offerte, periodi speciali, gruppi, i punti vendita possono alla fine superare il 20%».
E proprio sul fronte adv, il 2018 sarà il secondo anno di Costa Next. «Nel 2017 ne abbiamo coinvolte 3.800, quest’anno ci auguriamo di fare molto meglio». L’obiettivo è sempre lo stesso: «La rete distributiva deve generare di nuovo valore, per questo il nostro programma dà particolare attenzione alla formazione e alle iniziative da svolgere sul territorio insieme ai nostri partner. Si tratta di un insieme di azioni che svolgiamo a tutto beneficio delle adv, che poi potranno utilizzare il know how appreso anche per vendere altri prodotti. Ma è un compito che ci assumiamo volentieri, i primi della classe devono fare anche questo», conclude Schiavon.
Infine un accenno a come Costa sia diventata «la numero uno nella sicurezza». A terra e in navigazione. «Non esiste nessun’altra struttura ricettiva che attua i nostri controlli su chi sale a bordo. In mare, poi, abbiamo adottato un sistema gps che segnala in tempo reale lo scarto di una nave dalla rotta prefissata».
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