Covid, Breton: «Al turismo il 20-25% del recovery fund dell’Ue»

Covid, Breton: «Al turismo il 20-25% del recovery fund dell’Ue»
21 Aprile 16:52 2020 Stampa questo articolo

Il settore del turismo europeo riceverà «tra il 20 e il 25% del recovery fund che l’Ue deciderà di mettere in campo per rilanciare l’economia continentale». A dirlo è stato il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, durante un’audizione alla Commissione per i Trasporti e il Turismo dell’Europarlamento nel quale si è fatto luce anche sul tema dei rimborsi. «Il sistema dei voucher adottato da tour operator e compagnie aeree.è lecito, ma questi strumenti dovrebbero essere garantiti dai diversi Stati membri, a protezione dei consumatori», si è detto.

In attesa di organizzare un summit dedicato al comparto il prossimo autunno (a settembre o ottobre), il turismo sarà “un’assoluta priorità” nell’elaborazione del vero e proprio Piano Marshall a cui la Commissione sta lavorando. Proprio il travel, ha aggiunto Breton, è il settore che più ha subìto le conseguenze negative dell’emergenza Covid-19, con il crollo del giro d’affari per ristoranti e hotel del vecchio continente che sarà del 50%, a cui si aggiunge il 70% di quello dei tour operator e il 90% se si parla di compagnia aeree e di crociera.

«Gli impatti negativi saranno diversi da Paese a Paese, ma una crisi come questa può essere il modo attraverso cui il settore reinventerà se stesso, in nome di una maggiore sostenibilità e digitalizzazione», ha aggiunto il commissario che ha invece escluso la creazione di una linea di credito specifica per la travel industry.

A favore di un fondo ad hoc per il settore, facilmente accessibile, si è espresso invece l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Mario Furore, che ha sottolineato la necessità di «azioni coordinate che tutelino il comparto e i viaggiatori, che solo in Italia dà lavoro a oltre 4,2 milioni di persone». Tra queste, oltre a un vertice sul turismo da tenersi però a giugno, anche la modifica della legislazione per garantire che con il sistema dei voucher non si verifichino abusi nei rimborsi dei viaggi annullati.

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Giorgio Maggi
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