Covid, la lotta hi-tech del trasporto aereo
Automatizzare i controlli sanitari, rafforzare gli strumenti di cibersecurity e diminuire l’impatto ambientale di aeroporti e compagnie aeree: sono queste le priorità degli investimenti dell’aviazione globale a due anni dall’inizio della pandemia. L’effetto Covid, che ha stroncato la crescita del trasporto aereo, ne ha quindi anche ribaltato i modelli di sviluppo.
Lo testimonia l’Air Transport It Insights 2021 di Sita, fornitore di tecnologia per l’industria del trasporto aereo, che rivela come a parità di budget rispetto al 2021, scali e vettori abbiano stanziato ancor più fondi per la tecnologia. Il 61% delle compagnie aeree, infatti, investirà ancor di più in tecnologia per i servizi nel 2022, mentre il 23% manterrà invariate le risorse. Sul fronte aeroporti, invece, il 55% aumenterà la spesa legata alla tecnologia; mentre il 26% la terrà invariata rispetto allo scorso anno.
Il report sottolinea poi come il 51% (di oltre 180 aeroporti e compagnie aeree in 45 Paesi che Sita utilizza per il suo It Insight) aumenterà la spesa per il controllo dei certificati sanitari automatizzato e il 56% invece investirà più risorse per voli sempre più carbon neutral.
DOVE INVESTIRANNO COMPAGNIE E SCALI
Per le compagnie aeree, inoltre, sarà prioritario investire prima di tutto in cibersecurity, servizi cloud e applicazioni mobile per i passeggeri. A queste tre grandi voci si affiancano anche la manutenzione degli aeromobili, le soluzioni di intelligenza artificiale e le applicazioni mobile per i piloti. Gli aeroporti condividono con le compagnie aeree le prime due priorità (cibersecurity e cloud) mentre al terzo posto per investimenti e ricerca c’è l’investimento in chioschi self service, seguito dallo sviluppo in house di servizi It sia virtuali sia in remoto e dalle soluzioni touchless per staff e passeggeri.
Automatizzare i controlli sanitari, però, sta diventando un processo centrale per semplificare le movimentazioni dei passeggerei e per gestire l’intera logisitca aeroportuale. Durante il 2021 il personale dell’81% delle compagnie aeree ha verificato manualmente i certificati sanitari in formato cartaceo o scannerizzato. Questo dato dovrà cambiare nel 2022, grazie al processo di automatizzazione in corso e per i prossimi tre anni: il 51% delle aerolinee già investe nei controlli tramite app e il 45% in verifiche sanitarie con i chioschi self service. Quasi un terzo ha in programma, infine, la verifica tramite chioschi entro il 2024.
Gli investimenti delle compagnie aeree stanno anche aumentando in aree come il self-service tramite cellulari, la consegna non assistita dei bagagli, i gate d’imbarco e le notifiche dei bagagli. Quasi tre quarti (74%) degli aeroporti, inoltre, sta già investendo in soluzioni di gestione dell’identità biometrica dei passeggeri per aumentare la sicurezza e l’efficienza nell’era del Covid-19.
«L’industria si trova ad affrontare pressioni da tutte le parti con l’urgente necessità di ridurre i costi e ottimizzare l’efficienza operativa, mentre al contempo supera i nuovi ostacoli operativi connessi alla pandemia – ha segnalato David Lavorel, ceo di Sita at Airports & Borders – Inoltre, la sostenibilità è una preoccupazione costante per l’industria, che riconosce sempre di più che la trasformazione deve avvenire oggi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di domani. La tecnologia intelligente, l’automazione e la digitalizzazione sono gli unici modi in cui il nostro settore può trovare il giusto equilibrio tra redditività, sicurezza e sostenibilità».
SOSTENIBILITÀ ALLA RIBALTA
Così anche la sostenibilità è salita sul podio dell’agenda It del trasporto aereo globale con il 56% delle compagnie aeree che implementa nuove tecnologie per migliorare l’efficienza in volo, ridurre il consumo di carburante tramite i dati sulle rotte e per ridurre le emissioni di carbonio di tipo 1 e 2 del protocollo Green House Gas (GHG) Protocol (che si concentra sulle emissioni dirette da fonti possedute o controllate e sulle emissioni indirette dalla generazione di energia acquistata). Un terzo delle compagnie aeree (32%) prevede di farlo entro il 2024, secondo il report di Sita.
La sostenibilità è altrettanto importante per gli aeroporti, che si attiveranno per la costruzione di infrastrutture aeroportuali (spazi verdi, uso di luce naturale ed energia rinnovabile), punti di riciclaggio ampiamente disponibili, tecnologia e automazione intelligente degli edifici.
Sébastien Fabre, ceo di Sita for Aircraft ha aggiunto: «I dati dell’industria stimano che migliorare le operazioni e le infrastrutture dell’aviazione potrebbe ridurre le emissioni fino al 10%. Gli aeroporti e le compagnie aeree possono ottenere risparmi significativi sulle emissioni quasi immediatamente e allo stesso tempo rendere le loro organizzazioni a prova di futuro, investendo nelle tecnologie all’avanguardia che forniscono queste efficienze».
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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