Italia sempre più arancione, mentre torna anche il rosso. Ma più in generale, a peggiorare – in quanto a rischio Covid – è gran parte del Vecchio Continente. È quanto emerge dalla mappa settimanale dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Nel nostro Paese solo sei regioni restano in zona verde (bassa incidenza): Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Molise, Basilicata e Sardegna. Passano, invece, in zona arancione Liguria, Umbria, Abruzzo e Puglia, insieme alla Provincia di Trento. Unica in zona rossa, la provincia autonoma di Bolzano.
Intanto, in Europa dell’Est la mappa Ecdc segnala sempre più zone in rosso scuro, tra cui Irlanda, Belgio, molte regioni olandesi, parte della Germania, ma anche Repubblica ceca e Slovacchia. Peggiorano i Paesi scandinavi, ormai quasi tutti in rosso.
Per l’Ecdc una zona è arancione se il tasso di notifica di nuovi casi di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000 ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100.000 e il tasso di positività del test è inferiore al 4%.
È rossa, se il tasso di notifica del caso Covid-19 cumulativo di 14 giorni è compreso tra 50 e 150 e il tasso di positività del test per l’infezione da Covid-19 è del 4% o più, o se il tasso di notifica del caso di Covid-19 cumulativo di 14 giorni è superiore a 150 ma inferiore a 500.