Sul clamoroso crac di Fti Group primi spiragli di luce per i numerosi clienti rimasti coinvolti: a pochi giorni dall’annuncio del fallimento del colosso, infatti, altre due grandi società tedesche di tour operating, Tui e Dertour, hanno offerto la loro piena disponibilità ad assistere i viaggiatori di Fti i cui viaggi sono stati compromessi dal ko dell’azienda, per il cui salvataggio era intervenuto il fondo Certares versando 125 milioni di euro, cifra risultata poi insufficiente.
Secondo il giornale Mallorcadiario, Tui si farà carico delle partenze verso Baleari, Grecia, Maldive, Messico, Cuba e Repubblica Dominicana, mentre Dertour si occuperà dei pacchetti su Turchia, Thailandia, Egitto, Sri Lanka ed Emirati Arabi.
Per la stampa tedesca è apprezzabile la tempestiva reazione dei tour operator competitor, anche alla luce del peso specifico che il t.o. fallito aveva sul mercato, se si considera che lo scorso anno Fti aveva movimentato oltre 7,5 milioni di viaggiatori.
Così come a calmare le acque agitate della filiera del turismo organizzato tedesco è certamente la copertura a beneficio dei clienti Fti del Fondo tedesco di assicurazione di viaggio (Drsf), che pare avere una sufficiente capienza.
In questi giorni, comunque, Tui e Dertour hanno già avviato incontri operativi con albergatori e autorità turistiche di alcune destinazioni servite da Fti, per un coordinamento efficace che tuteli tutti i clienti con una tempistica in grado di non lasciarne a terra nessuno. Intanto, sono già partiti gli sms con i nuovi contatti da prendere per risolvere le innumerevoli pratiche di viaggio in pending per l’estate.