Il 2017 va in archivio con una performance positiva degli alberghi italiani. Lo rivela l’Italian Hotel Monitor, che parla di un’occupazione media delle camere – con riferimento ai 4 stelle – del 70,1%, superiore di due punti percentuali rispetto al 2016. In crescita anche il prezzo medio per camera, giunto fino a 116,2 euro segnando un incremento del +2,3%. Per quanto riguarda invece le strutture a 3 stelle, se l’occupazione delle camere raggiunge il 65% (+1,6) il prezzo medio si attesta sui 58,52 euro (+1,1%).
In termini di room occupancy rate (occupazione media delle camere) emergono 26 città con un risultato superiore al 60%. Queste le prime sette della graduatoria: Firenze (76,5%), Roma (74,8%), Milano (73,5%), Napoli (72,9%), Venezia (71,6%), Bergamo e Genova (70,2%). Altre tre, poi, registrano incrementi superiori ai 3 punti: si tratta di Palermo, Siena e Bergamo.
Con riferimento all’average daily rate (prezzo medio per camera) le crescite più accentuate si sono verificate a Napoli (+4,6%), Firenze (+4,4%), Palermo (+3,6%), Torino e Genova (+3,6%). Milano, dopo le difficoltà del 2016 – post Expo – ha ripreso la sua corsa, mentre Venezia – forte di numerosi hotel di lusso e storicamente la città più cara – si conferma al vertice del ranking del prezzo medio per camera, con un Adr pari a 157,2 euro a notte (+1,9%). Seguono Milano (135,28 euro), Firenze (134,02 euro), Roma (120,63 euro), Torino (114,97 euro) e Como (113,76 euro).
Infine, per il 2018 la maggioranza dei componenti dell’Italian Hotel Monitor prevede una leggera crescita del tasso di occupazione media (Ro), un ulteriore aumento della concorrenza interna e la stabilità delle Olta e dei margini operativi degli alberghi a 3 e 4 stelle.