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Crisi affitti brevi: tavolo di lavoro al Mitur

keybox adobe

Brusca frenata per gli affitti brevi che nel mese di febbraio – stando ai primi dati rilevati da Aigab (l’associazione italiana dei gestori degli affitti brevi) – hanno subito un calo dell’11% rispetto al mese di gennaio nelle 20 maggiori province rilevate. Un traumatico contraccolpo rispetto alla costante crescita degli ultimi tempi, dovuto secondo i vertici dall’associazione dall’eccessiva offerta che si è riversata sul mercato. Un tema che sarà affrontato in un tavolo ad hoc al ministero del Turismo.

D’altra parte se si considera che nella sola città di Roma, per via del Giubileo, si è registrato un aumento a doppia cifra di locali adibiti agli affitti brevi, si capisce come sia stata inevitabile la contrazione che infatti nella città eterna ha toccato il -8%. Per gli esperti l’assestamento del fenomeno degli affitti brevi era una naturale conseguenza legata al repentino sviluppo delle locazioni messe sul mercato. A preoccupare l’Aigab c’è anche un altro aspetto: l’appesantimento delle procedure e degli adempimenti che sono stati posti in essere dalle autorità: oltre al Cin (Codice di Identificazione), sono stati introdotti obblighi per la sicurezza (rilevatori di gas, estintori), lo smantellamento delle key box e l’obbligo della identificazione de visu degli ospiti, stabilita con una apposita circolare e un quadro sanzionatorio che ha già indotto alcuni soggetti dell’offerta a uscire dal mercato degli affitti brevi e riconvertire le proprie location nel mercato degli affitti lunghi, a canone concordato. Non a caso il calo più vistoso si è avuto a Firenze (-20%), la città dove è esplosa la polemica sulla proliferazione di key box nel centro storico.

Al di là dei giudizi sulla fase di assestamento, quello degli affitti brevi è ormai un mercato consolidato con dati consistenti per il nostro turismo: ad oggi, sono stati assegnati 519mila Cin, pari all’85% elle strutture registrate al Mitur.

E proprio dal ministero è giunta la convocazione delle associazioni di rappresentanza degli affitti brevi per giovedì 20 marzo e si discuterà anche delle nuove possibili modalità operative da adottare per rispettare il divieto di key box: e tra le ipotesi più accreditate e sostenute dalle stesse associazioni, c’è la soluzione del controllo dell’inquilino via app.

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