Si apre uno spiraglio nella trattativa Air Italy per salvaguardare i lavoratori dall’imminente licenziamento collettivo. Durante l’ultimo incontro tra sindacati, azienda e governo italiano, infatti, è spuntata l’ipotesi si una proroga di altri 6 mesi di cassa integrazione per i circa 1.400 lavoratori. Ipotesi che non è stata ancora del tutto scartata dai commissari liquidatori del vettore ex Meridiana e che sarà al centro del prossimo incontro, previsto per mercoledì 30 giugno 2021.
Ma i sindacati chiedono che tale proroga sia conseguente alla sospensione della procedura di licenziamento collettivo: condizione che l’azienda non sembra accettare.
Durante la videoconferenza di martedì 22 giugno con i ministeri del Lavoro, dei Trasporti e dello Sviluppo economico, i liquidatori aziendali Enrico Laghi e Franco Lagro, avrebbe lasciato aperto uno spiraglio sulla richiesta di un ulteriori sei mesi di cassa integrazione sino al 31 dicembre 2021, ma “in attesa che si perfezioni l’iter burocratico che consenta anche ad Air Italy in liquidazione a poter usufruire di ammortizzatori sociali senza alcun onere per la compagnia”, sostiene l’Ansa.
Per il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, l’azienda, però, «vorrebbe la sottoscrizione di un accordo firmato da tutte le sigle sindacali con il quale, in buona sostanza, verrebbero in qualche misura ratificati i licenziamenti trascorso il periodo di cassa integrazione. Questa è una clausola inaccettabile per qualsiasi sindacato».
Il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti, mettono in chiaro gli obiettivi delel sigle per il prossimo incontro: «Il prossimo 30 giugno ci aspettiamo di siglare un accordo che revochi la procedura di licenziamento in essere, registri l’impegno aziendale ad accedere alla proroga della Cigs e metta in campo, con la collaborazione attiva e proattiva del Mise e del ministero dei Trasporti, un percorso di costruzione di soluzioni industriali per garantire un futuro al trasporto aereo ed a 1.400 famiglie».
«Bene l’apertura a una possibile proroga della cigs – sottolinea sempre all’Ansa Gianluca Langiu, segretario Fit Cisl Olbia-Tempio – È necessario continuare a lavorare per perfezionare l’ipotesi di accordo che non deve prendere in considerazioni i licenziamenti».