Avianca Brasil, la compagnia privata brasiliana che nei mesi scorsi è stata ammessa a una procedura simile al Chapter 11 americano, cancellerà più di 400 voli da oggi fino alla fine di aprile. In totale, riportano i media brasiliani, i collegamenti operati ogni giorno dal vettore passeranno da 92 a 38, con una diminuzione del 59%.
La decisione dei vertici della compagnia (che è completamente indipendente dalla colombiana Avianca Holdings Sa, non condividendone né i risultati finanziari né le divisioni operative, ndr) di ridurre gli operativi in modo così significativo si è resa necessaria dopo che Avianca Brasil ha dovuto restituire ai propri creditori la maggior parte degli aeromobili della sua flotta.
Secondo l’Anac, l’ente brasiliano per l’aviazione civile, attualmente gli aeromobili ancora in grado di volare non sarebbero più di 8, contro i 41 dello scorso anno. Per ottenere i rimborsi, si legge sul sito della compagnia, i passeggeri colpiti dalle cancellazioni in programma si devono rivolgere a chi effettivamente ha venduto loro i biglietti, agenzie di viaggi e tour operator compresi.
Ma le cattive notizie per Avianca Brasil arrivano anche sul fronte dei possibili acquirenti. Azul, il primo vettore brasiliano per estensione del network domestico, sembrerebbe aver rinunciato alla manifestazione di interesse dimostrata nelle scorse settimane. In un’intervista di pochi giorni fa il presidente del vettore, John Rodgerson, è stato categorico: «La nostra offerta non esiste più» , ha detto sottolineando come i rivali Gol e Latam avrebbero agito per evitare l’entrata di un terzo operatore sulla ricchissima rotta tra Rio de Janeiro e São Paulo.
Nel mese di aprile, Azul aveva sottoscritto un accordo non vincolante pari a 105 milioni di dollari per l’acquisizione degli attivi di Avianca Brasil, tra cui gli slot e i contratti di leasing degli aeromobili.