by Redazione | 3 Febbraio 2022 16:13
Uno sì, uno no. Gli hotel della Capitale aperti sono ancora, forse, solo la metà. È una crisi seria quella che tuttora investe il settore alberghiero a Roma e che, sull’onda degli annunciati licenziamenti in strutture-simbolo come lo Sheraton[1], fa sì che monti ancora la protesta dei lavoratori. Un ulteriore presidio unitario promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs si è svolto, infatti, proprio oggi sotto la sede di Federalberghi, dove i sindacati hanno incontrato di nuovo l’azienda per discutere del futuro dei 164 dipendenti dell’hotel dell’Eur.
Una protesta “contro le procedure di licenziamento che stanno interessando il settore alberghiero e per chiedere misure urgenti a sostegno della filiera del turismo”, spiegano i sindacati.
«Ci sono novità dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, le aziende hanno tutti gli strumenti per evitare questi licenziamenti. Purtoppo non c’è stato il blocco che auspicavamo, ma esistono vie d’uscita per evitare un dramma occupazionale e sociale», fa notare Alessandro Russo della Filcams Cgil in una dichiarazione rilasciata a RomaToday.
Intanto, il Campidoglio ha annunciato, per l’autunno, gli Stati Generali del turismo di Roma. A darne l’annuncio lo stesso Alessandro Onorato, assessore a Cultura e Turismo della giunta Gualtieri, reduce da un incontro con i rappresentanti di Cna – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa.
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