by Redazione | 27 Gennaio 2021 8:45
Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Fto esprimono forte preoccupazione per la crisi di governo in atto. In questa fase di instabilità e di incertezza politica, le cinque associazioni del comparto del turismo organizzato auspicano che le istituzioni abbiano la reale consapevolezza che il settore è in ginocchio, e che non è più in grado di sopportare ritardi come quello sul contributo a fondo perduto stanziato ad hoc per agenzie di viaggi e tour operator.
“Le aziende non potranno superare la crisi se non verranno fornite risposte concrete in termini di progettualità e di visione per il futuro”, scrivono le sigle associative in una nota congiunta, individuando sette preziosi punti per tracciare – grazie anche ai confronti costanti con i riferimenti politici e lo staff tecnico del Mibact – un concreto piano strategico di rilancio che veda il turismo organizzato nel ruolo di protagonista.
Questi i sette punti individuati da Aidit, Assoviaggi, Astoi, Fiavet e Fto:
Inoltre, in qualità di rappresentanti permanenti al Tavolo di Crisi per il Turismo a seguito dell’emergenza Covid, le associazioni avevano già segnalato al Mibact la necessità di definire urgentemente una precisa roadmap per risolvere le criticità sull’erogazione dei contributi del fondo tour operator e agenzie di viaggi e per l’immediata adozione di interventi di sostegno e rilancio della filiera.
In virtù di tale interlocuzione, relativamente all’erogazione delle somme, nei giorni scorsi il ministero ha sbloccato le posizioni[1] in sospeso inviando l’informativa della liquidabilità via pec o, in altri casi, una comunicazione di invito ad attivare la richiesta di estrazione certificato sul sistema durconline dell’Inps per accelerare la procedura di aggiornamento delle singole posizioni.
Le associazioni, in un incontro con il Mibact avvenuto proprio nelle ultime ore, hanno inoltre appreso che per le 1.521 aziende con posizione liquidabile l’attività di predisposizione delle distinte di pagamento è già in corso e gli importi verranno accreditati alle imprese, al più tardi, entro il termine della prossima settimana.
Le 1.273 aziende che viceversa necessitano di un aggiornamento della propria posizione contributiva dovranno attivare, entro le prossime due settimane, la richiesta di attivazione certificato sul sistema durconline dell’Inps per consentire, in caso di nuovo riscontro di regolarità, il pagamento dei relativi contributi.
È stato, infine, richiesto di procedere, non appena le condizioni politiche lo permetteranno, con un nuovo decreto ministeriale contenente la revisione dei criteri di assegnazione dei contributi per valutare più correttamente il mix sul fatturato di intermediazione e organizzazione e per ristorare anche le imprese nate nel 2019/2020 che sono state escluse dall’erogazione dei contributi, superando anche la logica dei codici Ateco per tener conto di coloro che operano con schemi alternativi, come ad esempio le associazioni in partecipazione. A tale proposito, le associazioni avanzeranno al Mibact una specifica proposta relativa ai possibili criteri da adottare nel nuovo decreto.
Sempre con riguardo all’erogazione del primo stanziamento a fondo perduto, è stata evidenziata altresì la necessità di velocizzare l’iter della richiesta di autorizzazione alla Commissione europea per lo sblocco della seconda tranche di contributi per le 77 aziende aventi diritto a ristori maggiori di 800.000 euro (art. 107.2b del Tfue).
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