Nella delicata operazione di salvataggio della compagnia indiana Jet Airways, spunta l’ipotesi del colosso Tata, uno dei maggiori gruppi industriali del subcontinente che opera in svariati settori, dall’automobilistico all’energetico fino alle telecomunicazioni, con un fatturato di oltre 101 miliardi di dollari.
Secondo i media indiani sarebbe stata aperta una trattativa per evitare il fallimento del vettore indiano che è fortemente indebitato soprattutto a causa del pesante rincaro del carburante e della crescente concorrenza interna. Uno staff di analisti di Tata starebbe iniziando a vagliare i dati economici per poter poi sciogliere le eventuali riserve e avviare una possibile fase operativa di acquisizione.
E sempre secondo i media locali, il colosso industriale sarebbe interessato a rilevare aeromobili, piloti, slot e hangar. Da evidenziare che Tata già possiede due aerolinee, Vistare e Air Asia India ed una simile operazione verrebbe vista come una strategia mirante a consolidare la presenza del gruppo aereo di Tata con un efficace presidio sui collegamenti asiatici e internazionali. Basata a Mumbai, infatti, Jet Airways rappresenta la più importante compagnia aerea sul versante dei collegamenti internazionali: dispone di una flotta di 124 aeromobili, serve 67 destinazioni estere e il suo organico è composto da 16mila dipendenti.