Gli sviluppi della delicata situazione in Medio Oriente si riflettono sul traffico aereo internazionale.
Un portavoce di Lufthansa ha annunciato la sospensione dei voli per Beirut almeno fino al 5 agosto, in seguito alle tensioni tra Israele e il gruppo politico armato Hezbollah. Di conseguenza il Gruppo tedesco ha dichiarato di aver fermato cinque rotte, da e per la capitale del Libano, dei suoi vettori (Swiss International Air Lines, Eurowings e Lufthansa) “per questioni di sicurezza”.
Identica decisione – per oggi e domani – di Air France e dell’olandese Transavia, di proprietà di Af-Klm, ma gestita come società indipendente. La compagnia libanese Middle East Airlines (Mea) ha dichiarato che le interruzioni del suo programma di voli sono legate a rischi assicurativi.
La tensione in Medio Oriente è salita dopo l’attacco missilistico di sabato scorso dal Libano sulla città druso-israeliana di Majdal Shams, sulle alture del Golan: colpito un campo di calcio, morti 12 ragazzi. Israele ha reagito con una serie di attacchi, ma alla Bbc il governo libanese dichiara: “Non è stato un attacco intenzionale”. Diplomazie in campo per evitare l’escalation.
Stati Uniti, Australia, Norvegia, Germania, Regno Unito, Belgio, Francia, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e rlanda hanno aggiornato i loro avvisi di viaggio per il Libano, invitando i cittadini presenti nel Paese a “partire e cancellare i loro viaggi verso questa destinazione“.
La Farnesina ha rafforzato il monitoraggio operativo sugli italiani in Libano e Israele e continua a suggerire a tutti i connazionali, se possibile, di lasciare la regione. Nelle scorse settimane, assieme al Comando operativo di vertice interforze della Difesa, anche con riferimento alla presenza militare in Unifil, l’Unità di Crisi della Farnesina ha aggiornato i piani per possibili evacuazioni.