Ora è ufficiale: la Croazia, a seguito dell’approvazione dei ministri dell’Interno riuniti a Bruxelles, entrerà a partire dal 1° gennaio 2023 nello spazio Schengen, che cresce per la prima volta in dieci anni e arriva a quota 27 Paesi aderenti.
A dare notizia dell’ok della Commissione Ue il presidente croato Andrej Plenković su Twitter, che ha anche scritto: «In quest’anno in cui ci siamo posti importanti traguardi, abbiamo raggiunto gli obiettivi strategici del governo di cui beneficeranno maggiormente i cittadini croati e la nostra economia».
Il Paese balcanico aderirà, inoltre, all’eurozona dal 1° gennaio prossimo, quando in virtù del passaggio in area Schengen saranno aboliti i controlli sulle persone alle frontiere interne terrestri e marittime con gli altri 26 Stati parte della zona comune. I controlli alle frontiere aeree interne saranno revocati dal 26 marzo 2023, data la necessità che ciò coincida con le date dell’orario estivo/invernale di Iata.
Dibattito ancora aperto, invece, per l’ingresso nell’area comune di Bulgaria e Romania, il cui veto è stato posto dall’Austria (nel caso della Bulgaria anche dai Paesi Bassi).
«Congratulazioni alla Croazia. A Bulgaria e Romania invece dico: meritate di entrare, avete un forte sostegno da quasi tutti gli Stati membri e dalla Commissione. Esprimo disappunto e tristezza, perché quando non siamo uniti siamo più deboli. Ma sono convinta che raggiungeremo l’ingresso di Bulgaria e Romania in questa legislatura e sarà la mia priorità far sì che accada», ha dichiarato Ylva Johansson, commissario europeo per gli Affari interni.