In un anno che a livello mondiale promette altri record per il settore delle crociere a livello globale – Clia prevede 32 milioni di crocieristi nel 2020, a fronte dei 30 milioni del 2019 e dei 28,5 del 2018 – il mercato italiano parte un po’ a rilento e registra una flessione sul Mediterraneo.
Pur continuando a essere in cima alle preferenze degli italiani, il Mediterraneo registra il primo calo dopo anni di incremento: per il 2020 è al -7%, mentre continuano a crescere destinazioni come il Medio Oriente (+48%) e tornano in auge i Caraibi al +16%.
«Una riflessione va fatta: le navi che solcano il nostro mare, e non solo, sono aumentate e adesso deve crescere in maniera considerevole anche il numero complessivo dei crocieristi italiani, non si può contare solo sui repeater – aggiunge Lorusso – La sfida delle compagnie di crociera, e anche nostra, è intercettare nuovi pubblici, spostare fette di mercato».
Ma dove andranno i crocieristi italiani nel 2020? Ad oggi il Mediterraneo riscuote il 57% delle preferenze, seguito dai Caraibi al 14%, con il Nord Europa al 10% quasi alla pari con il Medio Oriente al 9%; il 3% ha scelto le Canarie e un altro 3% l’Oriente; il 2% dei passeggeri italiani andrà invece in Sud America; l’1% toccherà gran parte di queste destinazioni con il giro del mondo; infine Sud Africa (0,5%) e Nord America (0,5%).