Crociere di aprile tra protocolli e libertà
Fine dello stato di emergenza non significa automaticamente fine dei protocolli di salute e sicurezza per le compagnie di crociera. Intanto, però, la novità forse più attesa dai crocieristi è arrivata: dal 1° aprile sono tornate le escursioni in libertà in Italia, nel Mediterraneo e in Nord Europa.
Gli ospiti possono scendere a terra in modo indipendente, non più soltanto con le escursioni protette organizzate dalle compagnie (disposizione che si era resa necessaria per far ripartire le navi durante la pandemia e garantire la prosecuzione a terra della social bubble realizzata a bordo). Vanno comunque sempre verificate le disposizioni dei Paesi e dei porti.
Tornare a poter visitare le destinazioni anche in autonomia è un’importante evoluzione del protocollo, ma è ancora presto per considerare le procedure di sicurezza soltanto un ricordo, nonostante la linea delle autorità vada nella direzione di ulteriori alleggerimenti. Le compagnie scelgono per il momento di superare gli standard richiesti in termini di sicurezza. Mentre scriviamo, infatti, rimane in vigore l’obbligo di essere completamente vaccinati (o avere due dosi di vaccino ed essere guariti dal Covid da meno di sei mesi) per poter salire a bordo delle navi. Per gli itinerari nel Mediterraneo, questo diktat riguarda i passeggeri che hanno più di 12 anni.
Visto poi l’allentamento generale delle restrizioni in Italia, si è discusso sull’opportunità o meno di effettuare il tampone prima di imbarcarsi. E alla fine di aprile è iniziato, nell’area mediterranea, con la conferma del test Covid pre-imbarco al terminal crociere, a carico della compagnia. Non c’è più, invece, dal 1° del mese, il tampone a bordo a metà crociera (né antigenico né Pcr; il test non è più disponibile nemmeno a pagamento su richiesta).
Anche l’addio alle mascherine al chiuso è rimandato. In Italia restano obbligatorie fino al 30 aprile, e per adesso le navi fanno la stessa scelta. Resta obbligatoria l’assicurazione Covid per poter salpare e continua a essere in vigore il Plf europeo.
Tuttavia, le regole per le navi possono essere diverse a seconda delle regioni del mondo. Ad esempio, per le crociere primaverili negli Emirati Arabi Uniti, attualmente, è necessario effettuare il tampone Pcr in Italia entro 72 ore dall’imbarco in nave: sarà valido sia per il volo aereo che per il check-in al terminal crociere; non serve, invece, il tampone al rientro.
I protocolli sono in evoluzione continua e possono subire variazioni da un giorno all’altro, in base alla situazione epidemiologica. Inoltre, i singoli Paesi – e addirittura i singoli porti all’interno di una stessa nazione – possono avere regole diverse tra loro. Sono ancora tempi in cui è bene non dare nulla per scontato e verificare sempre con la compagnia di crociera requisiti e misure di sicurezza in vigore.
Di “next normality” delle crociere, con le previsioni di traffico 2022 si discute anche in Bit, dove Risposte Turismo presenta lo short report Speciale Crociere.
Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali
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