Recuperare, oltre che i volumi, la marginalità. La sfida è in corso e per le compagnie di crociera si sintetizza in due parole: advanced booking. Un miraggio negli ultimi tre anni, nonostante il 2022 abbia dato segnali importanti a livello di numeri. Però, la coda del Covid, l’incertezza dettata dalla guerra, il carovita hanno portato le persone – desiderose di viaggiare come non mai – ad aspettare fino all’ultimo minuto per prenotare.
Quindi, booking a ridosso delle partenze, concentrato in poche settimane, telefoni bollenti per agenzie e compagnie di crociera, e soprattutto scarse prospettive di medio e lungo periodo. Ma questo è già il passato. Negli ultimi mesi la musica sta cambiando. Le incertezze ci sono ancora, ma la tendenza all’anticipo torna in voga.
«Il trend del booking anticipato, già a fine 2022, ha superato i livelli pre pandemia e continua a far registrare picchi superiori alle aspettative», dice Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere. Un cambio di passo legato anche alla rinnovata offerta della compagnia. «Abbiamo messo sul piatto molte novità tra nuove navi, come l’ammiraglia Msc World Europa e Msc Euribia in arrivo a giugno, entrambe alimentate a gnl, e nuove imperdibili destinazioni, tra cui New York e Giappone».
Per il manager, prenotare in anticipo significa «non solo trovare occasioni economiche più vantaggiose, ma anche vivere in anteprima la propria vacanza, iniziare un’esperienza emotivamente coinvolgente sin dalla prenotazione; pianificare il proprio viaggio in maniera rilassata e senza preoccupazioni».
L’advanced booking, «che ha contraddistinto per decenni il comparto, è molto importante per il futuro delle crociere poiché permette di pianificare azioni e investimenti a medio-lungo termine e creare il contesto necessario per generare valore per la filiera – commenta Riccardo Fantoni, direttore commerciale Italia di Costa Crociere – Noi, grazie alla promozione All Inclusive, stimoliamo la prenotazione anticipata prevedendo agevolazioni che permettono di poter prenotare oggi, con la massima tranquillità: cancellazione senza penali entro 30 giorni per le partenze fino al 31 marzo e a 60 giorni per le crociere dal 1° aprile al 31 dicembre 2023, e acconto leggero».
Nel contempo, aggiunge Fantoni, «abbiamo messo in piedi una strategia di comunicazione per far comprendere al cliente e ai partner della distribuzione il valore della prenotazione anticipata». Una strategia per abbattere qualche resistenza che ancora c’è. «La tendenza al last minute che ha caratterizzato le vendite degli ultimi mesi rimane, ma stiamo registrando una progressiva ripresa dell’early booking», conclude.
Bene l’advanced booking di gennaio anche per Royal Caribbean International. «Il periodo di alta stagione per l’Italia normalmente comincia i primi giorni dell’anno, dopo le feste. Anche quest’anno è andata così e la domanda è simile a quella 2019. Con una differenza, però: un calo di prenotazioni sui Caraibi per crociere a febbraio, marzo, aprile; e una crescita forte dei viaggi in Europa, con partenze da maggio in avanti, che per noi adesso corrispondono a prenotazioni anticipate – spiega Gianni Rotondo, general manager Emea di Royal Caribbean International – L’advanced booking è aumentato per il mercato Italia, anche se non è variato il totale delle vendite del periodo. Piuttosto, è cambiato il mix dei prodotti acquistati, con conseguente aumento della finestra di prenotazione».
Una sensazione di ritorno alla normalità, con qualche plus. «I prezzi sono in crescita rispetto al pre Covid: vendere l’Europa a tariffe più alte è un buon segnale. Tra l’altro, per noi l’advanced booking in Italia è fondamentale: la domanda Usa è in anticipo di tre mesi rispetto alla nostra, quindi le prenotazioni servono ora, perché le navi in partenza da Roma e da Ravenna si stanno riempiendo e dopo Pasqua avremo poca disponibilità».
Ottimismo, su questo fronte, anche in casa Norwegian Cruise Line. Si guarda al 2024, già con richieste per la nuova stagione di crociere in Sudafrica.