Quasi 6 milioni di passeggeri movimentati nel 2022, con un +118% sulle stime positive di chiusura 2021, e circa 3.000 toccate nave (+102%). Parte con una previsione sul prossimo anno la 10ª edizione dell’Italian Cruise Day, forum annuale della crocieristica organizzato da Risposte Turismo, quest’anno in partnership con Palacrociere Savona e con la collaborazione dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.
Un appuntamento che è il primo evento in presenza in Europa della crocieristica dall’inizio della pandemia.
Numeri ancora ben lontani dai record del 2019, ma che indicano che la ripresa è iniziata, come ha spiegato il presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare nella presentazione del report Italian Cruise Watch: «Non è stato facile fare previsioni sul 2022, ma dalle nostre stime prevediamo un +118% sul 2021, ovvero 5,98 milioni di passeggeri movimentati tra imbarchi, sbarchi e transiti. Consideriamo che nel 2020, con lo stop, si è tornati al dato di traffico di 30 anni fa, nel 2021 siamo tornati invece al 2003. È lungo il percorso per tornare ai livelli pre pandemici, infatti il 2022 potrebbe essere paragonato al lontano 2006».
Il dato è frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 42 porti crocieristici italiani (rappresentativi del 73% del traffico nazionale in movimento passeggeri e del 70% delle toccate nave sul totale Italia), e tiene conto di altri fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo, tra cui i possibili cambi negli itinerari delle navi durante la stagione, le condizioni meteomarine e l’occupazione media attesa delle navi.
Il prossimo anno Civitavecchia si riconfermerà primo porto crocieristico italiano con 1,5 milioni di passeggeri movimentati (+175% sulle stime di chiusura 2021). Alle sue spalle, in forte recupero di traffico crocieristico, Napoli, che dovrebbe tornare a superare il milione di crocieristi movimentati. Si contendono il terzo posto Genova e La Spezia con circa 750.000 crocieristi ciascuno.
La Liguria si conferma regione leader e dovrebbe tornare a superare i due milioni di crocieristici movimentati nei propri scali (2,1 milioni, risultato vicino ai valori pre-pandemici).
L’analisi della portualità crocieristica è frutto della mappatura di 48 terminal attualmente dedicati alla gestione della movimentazione dei crocieristi. I terminal diventeranno 50 nel 2022, con l’ingresso di Taranto e Porto Empedocle.
I porti che hanno a disposizione il maggior numero di banchine dedicate al traffico crocieristico sono Civitavecchia (9), seguito da Napoli (5) e dal trio Genova, Trieste e Catania con 4. Sono invece Genova e Venezia i porti con il maggior numero di banchine potenzialmente dedicabili alle navi da crociera, entrambe con 12 accosti sebbene su Venezia insistano dall’estate 2021 limitazioni sull’utilizzo dell’area della stazione marittima, con un quadro in evoluzione per Marghera e Fusina.
L’Italia già quest’anno è leader per numero di porti – 11 – nella Top20 degli scali del Mediterraneo. E lo è anche per quanto riguarda il numero di occupati nella crocieristica, con l’11% dei lavoratori totali impiegati nel settore. Un comparto che ha grande valore per l’economia nazionale, come confermato dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ha preso parte all’apertura dei lavori del forum.
E in chiusura, arriva un’altra novità. L’Italian Cruise Day diventa biennale: appuntamento dunque nel 2023 a Taranto.