Crociere, previsti 644mila viaggiatori tra Venezia e Chioggia

Crociere, previsti 644mila viaggiatori tra Venezia e Chioggia
17 Marzo 08:00 2025 Stampa questo articolo

Con l’arrivo della Viking Star al terminal di Fusina il prossimo 22 marzo prenderà il via la stagione crocieristica 2025 a Venezia e Chioggia. Previsto per i due scali un incremento stimato di 644.000 di passeggeri movimentati, in crescita rispetto ai 634.000 registrati nel 2024, con 514 scali previsti (492 lo scorso anno).

Le compagnie crocieristiche oceaniche che scaleranno in Laguna, passeranno da 21 a 25, e le navi posizionate toccheranno le 50 unità: erano 45 lo scorso anno, di cui 4 per la prima volta a Venezia. Confermati inoltre i numeri relativi alle crociere in modalità “Home port”, che anche quest’anno supereranno il 95% del totale. Il solo segmento delle navi di alta gamma farà registrare un incremento degli scali pari al +16% rispetto alla precedente annata.

La stagione 2025 è stata presentata ufficialmente presso la sede di Venezia Terminal Passeggeri (Vtp) dal presidente e ad Fabrizio Spagna nel corso di una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, di Edoardo Rixi, vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle Infrastrutture e trasporti, Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale e commissario straordinario per le crociere a Venezia, e Fabrizio Spagna, presidente e ad di Venezia Terminal Passeggeri spa.

Fulvio Lino Di Blasio, ha sottolineato: «Con la stagione 2025 consolideremo una tendenza alla crescita nel settore che ci ha consentito di raggiungere nel 2024 quasi 600mila passeggeri partendo dallo stop assoluto del traffico crocieristico in laguna del 2021. Risultati rilevanti frutto di un importante lavoro svolto dall’Autorità e dalla struttura commissariale, in collaborazione con tutti gli attori in gioco – in primis il Mit, la Capitaneria di porto, l’Autorità per la laguna, le Forze dell’ordine operanti in porto, l’Agenzia delle dogane, i comuni di Venezia e di Chioggia, Vtp e i servizi tecnico nautici – che hanno operato nel quadro di una visione nuova di industria crocieristica più sostenibile e più attenta alle esigenze del territorio di riferimento, applicando un approccio scientifico alla risoluzione dei problemi».

IL NUOVO TERMINAL DI FUSINA E I PIANI DEL MIT

Il 2025 sarà il primo anno in cui il nuovo terminal di Fusina a Venezia sarà pienamente operativo per tutti i 12 mesi grazie alla Capitaneria di porto che ha lavorato per la revoca del vincolo che limitava l’ormeggio di navi superiori ai 210 metri in casi specifici. E ora, a seguito dell’investimento di circa 5 milioni interamente operato da Vtp per la sua realizzazione, Fusina si conferma terminal temporaneo destinato alle navi del segmento luxury.

Il piano di approdi diffusi comprende, oltre a Fusina, scali nell’area di Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia) e presso gli accosti a San Basilio e alla Marittima (per le navi fino alle 25mila tonnellate di stazza come previsto dal DL 103/21).

Elisa De Berti ha specificato: «I numeri in crescita della stagione crocieristica rappresentano un segnale positivo per il nostro territorio, confermando la centralità del Veneto nel panorama del turismo crocieristico internazionale. Il sistema portuale è stato capace di adattarsi alle nuove sfide, coniugando sviluppo economico e sostenibilità. L’operatività a pieno regime del terminal di Fusina e gli investimenti previsti da Venezia Terminal Passeggeri sono il segno concreto di una strategia di lungo periodo volta a migliorare le infrastrutture e l’accoglienza, offrendo servizi di alta qualità ai passeggeri e alle compagnie di navigazione».

Il vice ministro Edoardo Rixi ha confermato il prossimo stanziamento del Mit: «Venezia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Il Mit ha deciso di sostenere con forza il suo sviluppo, investendo risorse per quasi 400 milioni di euro. Lo scalo è anche un importante terminal delle autostrade del mare. Riteniamo che sia essenziale garantire la continuità, e la riforma portuale sarà il motore che guiderà questo processo».

 LE INFRASTRUTTURE

Sul fronte infrastrutturale, per il periodo 2025-2036, Venezia Terminal Passeggeri ha programmato investimenti pari a 28,6 milioni per dotare i porti della laguna di installazioni e tecnologie all’avanguardia e incrementare i servizi per i passeggeri attirando un turismo di qualità. I fondi serviranno principalmente a completare i servizi nel terminal di Fusina, approntare le infrastrutture necessarie all’utilizzo del terminal canale Nord, quando sarà disponibile (in particolare per interventi su viabilità e strutture di accoglienza), adeguare le infrastrutture di Marittima al nuovo naviglio con accesso dal Canale Vittorio Emanuele III, oltre a rafforzare ulteriormente i servizi di safety e security.

Fabrizio Spagna ha sottolineato: «L’impegno e la perseveranza per la costruzione di un nuovo modello di crocieristica diffusa, compatibile con la città e con il traffico merci sta cominciando a mostrare i primi risultati. Come Venezia Terminal Passeggeri siamo determinati, anche in virtù del nuovo orizzonte temporale al 2036, a rilanciare il ruolo di Venezia e Chioggia come scali privilegiati per un turismo crocieristico sostenibile e moderno, che possa garantire una gestione efficiente dei flussi e salvaguardare l’equilibrio della laguna».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Venezia Terminal Passeggeri (Vtp)

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