by Redazione | 1 Dicembre 2022 12:58
Venezia fa il bilancio delle azioni portate a termine in un anno sul fronte della crocieristica e annuncia l’obiettivo di avere 1 milione di crocieristi entro il 2027.
Sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e attenzione a costruire un rapporto di integrazione e interazione culturale ed esperienziale con le comunità locali guidano la trasformazione della crocieristica a livello globale. Temi su cui Venezia è all’avanguardia, da quando il Decreto Legge 103/21 ha introdotto misure dedicate alla salvaguardia della Laguna, con l’interdizione per le grandi navi del passaggio attraverso il Canale della Giudecca e con la nomina da parte del governo del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale lagunare quale Commissario straordinario per le crociere, affinché accompagnasse quest’evoluzione con interventi infrastrutturali, accessori e manutentivi puntuali e tempestivi.
Tra novembre 2021 e novembre 2022 l’attività commissariale ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge, con gli accosti temporanei per le navi di stazza maggiore a Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia), favorendo il dual use del terminal di Fusina. Allo stesso tempo, ha avviato la sperimentazione per navi di piccola taglia che hanno scalato per la prima volta al porto di Chioggia.
Novità che si traducono in oltre 200 toccate di navi da crociera nel 2022 e transito di circa 240mila passeggeri.
Il tema della sostenibilità ambientale è al centro del progetto Channelling the Green deal for Venice, studio innovativo relativo all’accessibilità nautica lungo il canale di ingresso principale alle infrastrutture portuali: lo studio è stato affidato al Danish Hydraulic Institute e consentirà di individuare le azioni da intraprendere per migliorare la navigabilità delle principali arterie portuali, il canale Malamocco-Marghera in primis, avendo cura di minimizzare l’impatto sull’ambiente e allo stesso tempo innalzando le condizioni di sicurezza della navigazione lungo i canali.
«Venezia deve rimanere l’homeport crocieristico di riferimento dell’Adriatico e uno dei maggiori porti turistici del Mediterraneo, dalla cui ripartenza dipende il mantenimento delle eccellenze del settore crocieristico anche in altri importanti scali adriatici – ha dichiarato il commissario straordinario Fulvio Lino Di Blasio – Per conseguire questo obiettivo, accanto alla realizzazione delle opere indicate dal Governo di qui al 2026, innanzitutto la stazione passeggeri a Porto Marghera sita sulla sponda nord del Canale Nord e i relativi due accosti, stiamo lavorando, sempre con la massima attenzione all’eccezionale contesto ambientale in cui ci troviamo, per valorizzare la Marittima e per riposizionare lo scalo clodiense in sinergia con quello veneziano. È un percorso lungo e pianificato nel dettaglio in condivisione con tutte le istituzioni coinvolte: governo nazionale, Regione Veneto, Prefettura, Comune di Venezia e Comune di Chioggia, Capitanerie di porto, Forze dell’ordine, Polizia di frontiera, Vigili del Fuoco, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, Ulss 3, Usmaf e con Venezia Terminal Passeggeri».
Di Blasio aggiunge che «già l’anno prossimo potremo consegnare il primo accosto temporaneo sul Canale Nord e avviare importanti progetti d’intervento per il miglioramento dell’accessibilità nautica. Secondo i nostri calcoli, proseguendo sulla strada prefissata dal cronoprogramma e con la piena operatività di tutti gli accosti, entro il 2027 potremo arrivare a una capienza tale da ospitare 1 milione di crocieristi, il 90% dei quali in modalità homeport».
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