Crocieristi tassati in Grecia: i paletti fissati da Clia

by Andrea Lovelock | 12 Settembre 2024 15:37

Un forte richiamo alla “moderazione e alla proporzionalità” delle nuove imposte previste per i crocieristi in alcune isole greche. È contenuto in una nota di Clia – Cruise Lines International Association in risposta all’annuncio di un nuovo piano di tassazione[1] che verrà adottato nelle principali isole, tra cui Santorini e Mykonos, da sempre tappe obbligate degli itinerari delle crociere nel Mediterraneo.

L’associazione ha espresso preoccupazione riguardo alla logica che sarebbe alla base della fee di 20 euro prevista per gli scali portuali in alta stagione: “Il settore delle crociere – si legge nella nota – è una storia di successo per la Grecia e nel 2022 ha contribuito con 1,4 miliardi di euro all’economia dello Stato. Qualsiasi aumento delle tasse portuali esistenti dovrebbe essere adeguato allo scopo e proporzionato alle specifiche esigenze di investimento portuale”.

A dire il vero, annunciando la tassa, il primo ministro greco Kyriakos Mītsotakīs ha affermato che una parte della somma sarà certamente utilizzata per miglioramenti delle infrastrutture. Un’implicita replica a quanto Clia ha evidenziato auspicando che “qualsiasi nuova misura e imposta sui turisti-crocieristi deve essere sviluppata consultando i Comuni, i porti e le parti interessate del turismo locale e i proventi dovrebbero essere reinvestiti direttamente nelle operazioni portuali”.

Si attende ora la applicazione di questa tassa e la verifica sul campo di quanto promesso dal governo greco.

Endnotes:
  1. annuncio di un nuovo piano di tassazione: https://www.lagenziadiviaggimag.it/grecia-crocieristi-tassati-a-santorini-e-mykonos/

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