Terminal al porto di Civitavecchia. All’imbarco di quella che è la terza crociera dal giorno della ripartenza, su Msc Grandiosa sta per salire una coppia: Fausto e Nazarena, 96 anni lui, 83 lei; 180 crociere alle spalle e il desiderio di provare le nuove procedure dell’era Covid. Non hanno nessuna paura e non potrebbero essere più repeater di così.
«È stato difficile stare fermi, a casa, in questi mesi – racconta Nazarena – Normalmente, appena ci sentiamo un po’ giù partiamo. E non vedevamo l’ora. Bisogna divertirsi nella vita, perché tanto i guai ci sono sempre. Abbiamo già prenotato un’altra crociera per novembre, a bordo di Msc Divina». Sono convinti, ci scherzano su e magari non sbagliano, che una crociera allunghi la vita. Arriva il risultato del tampone: negativo. Sorridono, salutano e si dirigono verso la passerella per salire a bordo.
Poco dopo tocca a noi, partiamo per il press trip fino a Palermo, passando per Napoli. Per tornare a navigare dopo 5 mesi e poter toccare con mano tutte le nuove procedure per la sicurezza e la salute di passeggeri ed equipaggio.
Le postazioni di gel igienizzante sono ben distribuite, per non cogliere nessuno alla sprovvista. Nei ponti coperti tutti indossano le mascherine. E sono in molti a portarle anche all’esterno, pur dove non sarebbe necessario visti gli ampi spazi a disposizione. A bordo ci sono circa 2.000 persone. Dopo aver raggiunto le cabine – fornite quotidianamente dei dispositivi di protezione – è il momento di salire al ponte 16 e assistere con emozione alle manovre di partenza della nave.
«Il 16 agosto ero emozionatissimo, quando le eliche della nave hanno ripreso a muoversi. Erano tutti commossi: passeggeri, equipaggio, personale di banchina a terra. Gli ospiti sono entusiasti della sicurezza che dà loro il tampone, così come non stanno pesando distanziamento sociale e necessità delle mascherine – racconta – Ci sembra che mai come in questo momento i clienti apprezzino un’azienda che ha la capacità, la volontà, la determinazione di applicare le procedure». Ma chi naviga su Msc Grandiosa? «La nostra strategia era quella di guardare ai repeater come primo target, perché era quello che conosceva meglio degli altri il prodotto crociere – prosegue – Ci siamo accorti in corso d’opera che la crociera oggi è appealing anche per tanti altri nuovi clienti che cercano innanzitutto la sicurezza. Si è aperta una nuova opportunità. Credo che oggi la vacanza in crociera con Msc sia la formula più sicura che c’è, abbiamo creato un ecosistema protetto che è oggetto di studio per la comunità scientifica. Altra novità legata strettamente a questo periodo è che siamo passati dall’advanced booking al last second, con prezzi invitanti, per far tornare la voglia di viaggiare».
Arriva il momento della cena al ristorante dell’Msc Yacht Club e poi via all’esplorazione di quelle che sono le attività serali della nave, come spettacoli a teatro, cinema 4d, bowling, simulatore di formula 1, casinò, bar e lounge. E – serate a parte – per le altre ore della giornata, ecco spa, palestra, piscine, vasche idromassaggio, aree ludiche per bambini, scivoli, parco avventura, animazione, ristoranti tematici. Nulla si è perso dell’intrattenimento e del bello della crociera.
In tutti gli spazi comuni c’è chi vigila che vengano rispettate le regole. Gli ascensori consentono 4 persone per volta con mascherina, con il posto preciso in cui posizionarsi segnato sul pavimento. C’è l’obbligo di lavare le mani e di misurare la temperatura all’ingresso nell’area buffet e nei ristoranti.
Ciascun ospite indossa il braccialetto Msc for Me che, oltre ad avere le stesse funzioni della cruise card, traccia i contatti avuti nel rispetto della privacy degli ospiti.
Un test importante arriva nella seconda giornata, con lo scalo a Napoli. Proviamo l’escursione protetta, alla scoperta di Capri. Al molo ci attende l’aliscafo Snav riservato agli ospiti della nave, assieme ad Agostino, la nostra guida turistica. Suo il compito di raccontarci le meraviglie dell’isola e di controllare che tutto il suo gruppo lo segua. Sbarco a Marina Grande, transfer sanificati e in esclusiva. E via verso Anacapri, tra le sue stradine, fino alla famosa Villa San Michele, costruita i primi del ‘900 dal medico e scrittore Axel Munthe per realizzare il suo sogno mediterraneo.
Difficile immaginare una vacanza più sicura di questa. E il bello è che si impara presto a socializzare anche con la mascherina sul viso. Tanto per sorridere a volte bastano gli occhi.