Sarà più semplice che mai volare ai Caraibi la prossima estate. Complice l’accordo tra Air France-Klm, Delta e Virgin Atlantic e la rete dei collegamenti operati dalle due sopravvissute compagnie charter tricolori – Blue Panorama e Neos – per raggiungere le più importati destinazioni leisure dell’area caraibica si potrà anche optare per i servizi low cost offerti da Level ed Eurowings, dopo che Norwegian Air ha deciso di abbandonare le rotte fino ad ora servite sull’area.
Per quanto riguarda Neos, la rete dei collegamenti comprende Cuba (Havana, Cayo Largo, Holguin e Varadero da Malpensa), Antigua (da Malpensa), la Giamaica (Montego Bay da Milano e da Verona), Cancún (da Milano, Roma e Verona), La Romana e Santo Domingo (da Milano e da Verona).
Confermate anche tutte le destinazioni abitualmente servite da Blue Panorama: da Milano Malpensa sarà possibile raggiungere Antigua/Barbuda, Santo Domingo, Cancún, mentre da Roma Fiumicino si potrà volare a La Romana, in Repubblica Dominicana.
Pienamente operativo, poi, il network su Cuba: da Roma e Milano si vola per L’Havana; da Malpensa per Holguin; da Milano e Roma per Cayo Largo; da Roma per Santiago de Cuba.
Sul fronte low cost, come detto, la summer 2019 vedrà il ritiro di Norwegian dalle rotte verso le Antille francesi: dopo quasi quattro anni dal lancio delle operazioni, infatti, il vettore norvegese sospenderà il 31 marzo i collegamenti da Usa e Canada verso Martinica e Guadalupa. Restano confermate, invece, le rotte operate da Level, la low cost del gruppo Iag, tra Barcellona e Punta Cana; lanciate nell’estate 2017, che prevedono due servizi a settimana tra una sponda e l’altra dell’Atlantico.
Novità in vista, invece, in casa Eurowings, che dal mese di marzo lancia un volo settimanale per Santa Clara (Cuba) dalle due basi di Düsseldorf e Monaco di Baviera. Nel suo recente studio Airbus Global Market Forecast, l’azienda di Tolosa ha stimato che l’intera regione che comprende America Latina e Caraibi vedrà il traffico aereo raddoppiarsi nel corso dei prossimi 20 anni, grazie alla crescita del ceto medio che, in tutta l’area presa in esame, passerà da da 350 a 520 milioni di individui entro il 2037.