by Claudia Ceci | 25 Settembre 2024 7:00
Non chiamatele navi, ma queens. Per dirla con la storica compagnia di navigazione Cunard – 185 anni di vita – che quest’anno ha battezzato l’ultima arrivata Queen Anne.
La 249ª nave del brand[1] e quarta nave dell’attuale flotta, oggi proprietà di Carnival Corporation fa un salto nel futuro ma si ispira alle unità del passato, di cui conserva a bordo parti di pregio.
Arrivata a oltre un decennio di distanza dall’ultima nave, la “regina dei mari” Queen Anne – che visitiamo in porto a Civitavecchia – è in grado di accogliere 3.000 passeggeri e resta fedele a quel “cool Britannia” che tanto piace agli italiani.
Al ponte 1 la Grand Lobby, cuore della nave e ispirata all’art deco, è un’evoluzione moderna dello stile Cunard e ospita anche la reception.
Deck 2: altro classico intramontabile è la Queens Room: qui viene servito tutti i giorni il tè del pomeriggio da camerieri in guanti bianchi e, di sera, si partecipa alle serate di gala. C’è spazio per gli amanti del ballo e durante la giornata ci si può imbattere – e, perché no, cimentarsi – in lezioni di scherma.
Proseguendo nella visita, si entra nella Bright Lights Society, piena di luci – ça va sans dire – sala che celebra Cunard come prima compagnia di navigazione ad aver avuto l’elettricità a bordo. È sia bar che palcoscenico per gli show dei comici; diventa infine discoteca a tarda sera.
E il pub inglese? Ecco il Golden Lion dove catapultarsi nel Regno Unito con fish&chips, cibi tipici, birra e gin targati Cunard e l’immancabile karaoke. Ma non lasciatevi ingannare dall’apparente informalità: i menù sono ideati in collaborazione con Michel Roux, chef due stelle Michelin.
L’offerta gastronomica di bordo prevede il buffet servito e un ristorante principale, il Britannia. Inoltre, ci sono i ristoranti di specialità a pagamento: indiano, italiano, giapponese e steak house.
Si rivive la Londra del West End nel Royal Court Theatre, teatro principale della nave con 1.500 posti a sedere e due spettacoli ogni sera per consentire a tutti di assistervi, in base al turno della cena. Ospita spesso celebrità e di giorno è anche la sede designata alla presentazione delle destinazioni, porto per porto.
Saliamo al ponte 12 dove c’è una sala dedicata a matrimoni civili, cerimonie, anniversari.
Altra location centrale della nave è la lounge Commodor Club: per concedersi caffè, cocktail e soprattutto relax e musica la sera, con jazz o altre live band.
I ponti all’aperto sono attrezzati per il divertimento, gli sport inglesi come il pickleball all’Observation Deck, il benessere.
L’area The Pavilion – al ponte 9 – ospita la prima delle due piscine di bordo; il tetto retrattile consente di fare il bagno in tutte le stagioni. A poppa c’è invece il Panorama Pool Club, con vista sull’oceano.
Queen Anne ha il cinema all’aperto, un bar dedicato al wellness e prevede programmi per il benessere come le lezioni di yoga.
Nonostante il nome possa trarre in inganno, la Grill Terrace non ha direttamente a che fare con il cibo, piuttosto riguarda le star. È l’area esclusiva della nave, riservata a chi dorme nelle Queens e Princess suite. La “Grill experience” deve il nome alla storia di Cunard: negli anni d’oro di Hollywood, era riservata a dive e divi che attraversavano l’oceano in transatlantico. Elizabeth Taylor, Frank Sinatra, Audrey Hepburn, Clark Gable, Walt Disney, solo per citarne alcuni.
I passeggeri delle suite, ancora oggi, hanno un maggiordomo dedicato e, a tavola, possono richiedere anche piatti non presenti sul menù nei ristoranti loro dedicati, Princess Grill e Queens Grill.
Le famiglie non sono il target principale della compagnia. Ma, sui 3.000 ospiti totali, i giovanissimi di solito sono tra i 100 e i 200 per crociera, con un’offerta di attività dedicate a bordo. Sulle navi Cunard c’è un altissimo tasso di repeater, fino all’80%, tanto che sono più facilmente definiti “Cunarders”.
Perché un viaggiatore italiano dovrebbe scegliere Cunard e a quale target si rivolge? «Da italiana penso ci sia sempre spazio per fare nuove esperienze – dice Giorgia Cappabianca, international sales manager di Cunard – Avere un prodotto inglese, questo “cool Britannia” che noi tanto amiamo, in versione flottante è un’opzione in più. È una crociera diversa che permette di sperimentare attività completamente differenti dalle classiche di bordo: dalla scherma al tè il pomeriggio alle quattro. Spesso e volentieri siamo associati all’Orient Express sull’acqua».
Oltre alla nuovissima Queen Anne, «per me l’esperienza nell’esperienza è la transatlantica, a bordo dell’unica ocean liner al mondo che è Queen Mary 2. Si tratta di un bucket list, una cosa da fare almeno una volta nella vita. Poi ci sono Queen Victoria e Queen Elizabeth, due sister ship, che rispecchiano la tradizione e lo stile della compagnia con molta boiserie, molto legno. Raccontano questi 185 anni di storia. Con Queen Anne abbiamo voluto un’evoluzione dello stile, anche per dare un prodotto nuovo ai nostri viaggiatori di tutta la vita».
L’italiano che sceglie Cunard «è un viaggiatore, sa bene che cos’è una transatlantica, o conosce già destinazioni come il Giappone. È sicuramente un crocierista esperto che vuole provare novità e sperimentare il tipo di servizio di bordo. Abbiamo italiani da tanti anni e normalmente sono crocieristi esperti; invece forse il neocrocierista resta un tantino intimorito. Penso che la barriera linguistica, invece, oggi non sia più un problema: siamo un brand di Carnival Corporation e spesso l’equipaggio di bordo ha lavorato per parecchie stagioni con Costa Crociere e quindi parla italiano. Inoltre, a bordo c’è il programma tradotto e spesso anche in reception c’è assistenza in italiano. In ogni caso, non riceviamo lamentele dei passeggeri per la lingua».
Una curiosità: «Cunard è stata anche la compagnia che ha salvato i superstiti del Titanic. Quando si propone il prodotto Cunard si vende l’heritage», conclude.
Le crociere Cunard sono distribuite in Italia da Gioco Viaggi.
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