Da Alitalia a Ita, l’Ue avvia il dialogo con il governo
Un primo incontro virtuale della durata di circa un’ora tra la vicepresidente della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager e i ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Inizia così il dialogo tra Italia ed Europa sul dossier Alitalia, che vede l’Ue aprire uno spiraglio nella tratativa per il passagio alla newco Ita. L’obiettivo è “individuare in tempi rapidi una soluzione.” e il colloquio sarebbe stato “positivo e costruttivo”, secondo la nota congiunta dei ministri italiani.
La commissaria Ue ha insistito sulla necessità di dare un segnale di discontinuità, per evitare che Alitalia debba restituire gli aiuti ricevuti dallo Stato. Intanto, però, la prossima settimana verrà avviato un confronto tecnico per valutare nel dettaglio “le possibili soluzioni volte a garantire che il nuovo vettore aereo nasca al più presto nel rispetto delle procedure del diritto nazionale ed europeo”, sottolinea la nota.
Il governo Draghi, nel frattempo, continua a percorrere la strada che eviterebbe una gara pubblica per la vendita degli asset, perché questa procedura imporrebbe un periodo preparatorio della gara che non ci si può permettere, vista la crisi di liquidità di Alitalia in amministrazione straordinaria. L’ipotesi dei ministri dovrebbe essere quella di ricorrere a un ridimensionamento del piano: la dotazione iniziale di Ita potrebbe scendere a circa un miliardo di euro, mentre la flotta potrebbe essere sforbiciata fino a un massimo di 43-45 aereomobili (rispetto agli attuali 104 di Alitalia). Anche l’organico di forza lavoro potrebbe contare al massimo 4.500 dipendenti, appartenenti soltanto alla divisione aviation.