Da Blue Panorama a Ryanair: tornano gli scioperi in Italia
Sarà un venerdì 13 novembre di tensione negli aeroporti italiani, nonostante l’esiguo numero di voli operati in queste settimane. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl TA hanno annunciato 4 ore di sciopero (dalle 13 alle 17) di tutto il personale di voli e di terra appartenete a Blue Panorama. “Chiediamo alla compagnia un contratto di lavoro dignitoso che tuteli diritti e occupazione dei lavoratori, trasferiti forzatamente durante la pandemia e senza alcuna condivisione con il sindacato, contrariamente a quanto dichiarato dal presidente della compagnia, Luca Patanè“. La nota dei sindacati farebbe riferimento alla notizia che la sede di Blue Panorama sarà trasferita da Roma a Milano.
“Devono essere applicati – chiedono infine le organizzazioni sindacali – i minimi salariali, come previsto dall’Art. 203 del decreto legge Rilancio ed è indispensabile la riassunzione immediata di tutti i dipendenti illecitamente licenziati”.
Sempre per venerdì 13 novembre, poi, le organizzazioni Filt Cgil e Uiltrasporti hanno proclamato lo sciopero di 24 ore dei piloti e assistenti di volo “Malta Air e Crew Link, le controllate di Ryanair per i voli operati in Italia”.
I sindacati chiedono “un contratto di lavoro dignitoso, che finalmente rispetti il contratto nazionale di settore e le altre norme italiane e che tuteli diritti e occupazione. I lavoratori di Ryanair attualmente sono mortificati da ingiustificate riduzioni salariali pluriennali, che violano il principio della irriducibilità delle retribuzioni sotto i minimi di legge”.
Anche in questo caso i lavoratori chiedono l’applicazione dei minimi salariali del Ccnl, come previsto dall’articolo 203 del decreto legge Rilancio ed è necessario “utilizzare al meglio gli ammortizzatori sociali per gestire questo periodo di crisi, evitando che il suo costo sia pagato dai lavoratori, mentre i vertici aziendali si spartiscono bonus milionari. Ryanair e le sue controllate estero-vestite rispettino le leggi, la salute ed i diritti dei lavoratori e dei passeggeri e le autorità siano più solerti nella vigilanza. Noi non ci fermeremo finchè anche piloti e assistenti di volo di Ryanair e delle sue scatole cinesi societarie non avranno garantiti i trattamenti minimi previsti dall’ordinamento italiano”.