Da Roma a Ibiza: 15 hotel per Marriott nel segno della workation
Quindici nuove strutture solo nel 2021, attenzione alla sostenibilità e alloggi “flessibili” che si adattano alle esigenze dei clienti, diventando a volte la destinazione stessa del viaggio.
La pandemia ha sconvolto molti equilibri della hospitality, ma ha anche lanciato nuove tendenze che possono trasformarsi in opportunità. Lo sanno bene i vertici di Marriott International, la multinazionale del settore alberghiero che conta oltre 6.700 hotel e resort in tutto il mondo, la quale, nel corso di una conferenza stampa online, ha presentato trend e novità del 2021.
In Italia l’evento più atteso è l’apertura del W Hotel di Roma, a due passi da piazza di Spagna. La struttura, la prima targata W nel Belpaese, verrà inaugurata a settembre ed ospiterà 162 camere e una E WOW Suite, dotata di una terrazza privata con vista a 360 gradi sulla Capitale e uno spazio dj per ospitare eventi privati.
Ma non sarà l’unica scommessa sulla quale punta il colosso Marriott. «Abbiamo pianificato una significativa espansione del nostro portfolio all inclusive grazie anche ai nuovi accordi sui quali stiamo lavorando da tempo – spiega Satya Anand, presidente Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) del Gruppo – In Europa per la prossima estate, dopo lo W Ibiza aperto lo scorso anno, a breve si aggiungerà anche l’hotel Riomar, sempre ad Ibiza ed ancora il W Algarve, una struttura con 134 camere luxury che avranno accesso a ben tre spiagge».
Tra le nuove strutture ci sarà anche il Matild Palace, nel cuore di Budapest, per la quale è stata avviata una partnership con il famoso chef austriaco Wolfang Puck. Per il 2022 invece, il Gruppo ha annunciato un accordo per il debutto del brand JW Marriott a Madrid, con un nuovo hotel da 139 camere nella centrale Plaza de Canalejas.
Lusso, ma anche attenzione alla privacy. Marriott International permetterà ai clienti di scegliere anche tra numerosi resort e ville, adatte a famiglie e gruppi, dove rilassarsi in assoluta tranquillità dalle Barbados, a Cipro, passando per Malta e il Sudafrica.
«Nell’ultimo anno abbiamo registrato alcune nuove tendenze – aggiunge Jenni Benzaquen, vice president brand, per Europa, Medio Oriente e Africa – La separazione tra business e leisure travel non è più così netta, anzi oggi si parla sempre più spesso di workation, ovvero soggiorni che permettono di coniugare il lavoro agile al relax, includendo anche tutta la famiglia. Per questo abbiamo ampliato la nostra offerta con servizi pensati apposta per i lavoratori digitali e sconti ad hoc. Ad esempio se una famiglia prenota due stanze, la seconda è scontata del 50%».
Libertà e flessibilità rappresentano gli elementi chiave nella hospitality del futuro, ma anche la sostenibilità e la possibilità di vivere esperienze indimenticabili. «Abbiamo messo a punto dei programmi di alta gamma che permettono l’accesso a momenti unici – continua Benzaquen – Il nostro portfolio di lusso consente agli ospiti di immergersi nelle tradizioni e nella cultura del posto adattabili alle preferenze personali».
Insomma Marriott, scalda i motori e guarda con ottimismo ai prossimi mesi. «Una recente ricerca ha evidenziato che per il 96% degli intervistati pianificare una vacanza rende felici – conclude la manager – Oggi sono ancora più sicura che torneremo presto a viaggiare e sarà una vera gioia».