C’è ancora molta confusione sulla gestione del trasporto aereo con la conseguente riapertura degli scali post emergenza Covid.
Se il decreto firmato ieri dal ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, in accordo al ministro della salute Speranza, non includeva nelle riaperture gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, oltre a e Trapani e Comiso in Sicilia, oggi arrivano le smentite da parte delle Regioni.
CALABRIA. In un comunicato della Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, viene ripreso il pezzo del decreto che sostiene la possibilità di modificare l’elenco degli aeroporti indicati per la riapertura, “in considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale”.
Ancor prima della pubblicazione del decreto ministeriale, il 12 giugno, Sacal aveva già provveduto a incontrare il comitato utenti per comunicare la volontà del gestore aeroportuale di mantenere la chiusura degli scali di Crotone e Reggio Calabria solo fino al 28 giugno.
In due notam (avvisi ufficiali agli aeronavigamenti a livello globale) pubblicati il 14 giugno, Sacal comunica la chiusura dei due scali solo fino alla data indicata. Questo significa che, fino alla data del 28 giugno, sugli scali di Reggio e Crotone ci sarà la possibilità di operare con un preavviso minimo di 2 ore, anche per eventuali voli commerciali (charter); mentre dal 29 giugno gli scali garantiranno la regolare operatività dei voli già programmati.
“L’avvio delle attività sugli aeroporti di Reggio e Crotone – conclude la nota – è, dunque, per Sacal prevista in linea con l’avvio dell’attività volativa dei vettori, Alitalia su Reggio Calabria, dal 1 luglio, come comunicato a mezzo stampa e pubblicato sul sito della Compagnia e Ryanair su Crotone dal 3 luglio“.
SICILIA. Stessa sorte per gli aeroporti Pio La Torre di Comiso e Vincenzo Florio di Trapani-Birgi. Secondo quanto affermato dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, gli scali riapriranno al traffico il prossimo 21 giugno.
«Mi sono voluto accertare personalmente – dichiara il vice ministro – come mai gli aeroporti di Comiso e di Trapani non fossero stati inseriti nel decreto del Mit. Ho sentito i presidenti delle società che gestiscono i due aeroporti siciliani, la So.A.Co di Comiso e l’Airgest di Trapani, e li ho rassicurati della riapertura secondo le loro necessità».
L’Airgest ha mandato la richiesta a Enac, atto fondamentale per poter riaprire, solo stamattina, «ma nonostante ciò mi sono attivato affinché non ci fossero ritardi e disservizi per il territorio, così da garantire ai cittadini la possibilità di volare», continua Cancelleri.
«Ho chiamato direttamente il presidente dell’Enac, Nicola Zaccheo – conclude Cancelleri – per accertarmi dell’esito delle due istanze. Il presidente Zaccheo, non solo mi ha rassicurato che non vi è nessun motivo per non accogliere le richieste, ma si è reso disponibile, nel caso che i due aeroporti lo richiedessero, ad autorizzare l’apertura anche prima della data prestabilita».