Da Turisanda a Columbus
il ritorno al futuro dei brand

18 Giugno 07:00 2019 Stampa questo articolo

Il turismo organizzato capitalizza la sua storia e rilancia, uno dopo l’altro, i marchi-simbolo. Prima è stata la volta di Valtur, poi è toccato a Columbus preso in carico da Ivano Zilio con la sua Primarete (a una cifra molto più contenuta). Misure economiche differenti, ma un trend condiviso: toccare il cuore del “viaggiatore” attraverso brand mai dimenticati. Per la stessa ragione, il Gruppo Alpitour-Eden ha deciso di investire su Turisanda, viaggi inconfondibili dal 1924”, marchio oggi rivisitato che ingloba al suo interno Hotelplan e fa della storia il vero punto di forza.

VALTUR 50 ANNI DOPO. Era il 15 giugno 1969 quando l’allora Valtur aprì il suo villaggio di Ostuni. Oggi, a distanza di 50 anni, proprio dalla città-simbolo pugliese il brand di villaggi riparte con la spinta di Nicolaus. Lo hanno voluto fortemente Giuseppe e Roberto Pagliara questo marchio, tanto da annientare lo scorso anno all’asta i competitor Alpitour e Bluserena investendo la bellezza di 5,2 milioni di euro. Forte il battage mediatico che ne è seguito, come se questa operazione – e dunque l’ipotetico rilancio di Valtur – avesse risvegliato una sorta di orgoglio nazionale. «Il complimento più bello avuto finora?», raccontano oggi i proprietari, «sentirsi dire dalle agenzie che Valtur è finalmente approdata in un porto sicuro».

Vecchi, amatissimi, brand. Quasi fosse una moda, è arrivata poi la notizia del ritorno di un altro brand italiano: si tratta di Columbus. Storico marchio delle vacanze generaliste italiane, Columbus nasce a Genova nel 1956 e raggiunge le sue vette più alte dopo l’ingresso ne I Viaggi del Ventaglio. Nel settembre del Duemila, infatti, il Gruppo fondato da Bruno Colombo acquisisce il 95,68% delle azioni dell’operatore dalla famiglia Cosulich e da Paolo Vespa, inaugurando un decennio di acquisizioni di storici marchi. Il focus delle proposte era su Sardegna, Croazia, Grecia, Mar Rosso e Costa Azzurra.

COLUMBUS RELOADED. Dopo 10 anni, nel luglio del 2010, il Tribunale di Milano sancisce il fallimento de I Viaggi del Ventaglio che porta a fondo con sé tutti i marchi. Dopo una breve e infelice parentesi con il Gruppo Orh (2011-2013), Columbus Vacanze ritorna a sorpresa sul mercato a inizio 2019 grazie a Ivano Zilio. Un brand che nel suo aspetto grafico rimane pressoché identico a quello storico, ma che sul prodotto subisce una profonda trasformazione. Il taglio resta generalista, ma l’offerta si espande anche al tailor made e l’approccio è quasi esclusivamente digital.

«Columbus è l’unico marchio della stagione Ventaglio che ha onorato tutti i debiti e non ha mai lasciato nessuno a terra», ripete Ivano Zilio nelle sue prime uscite – che vedono puntare tutto su Grecia, Albania, Italia e Sharm El Sheikh – consapevole della grande sfida di riportare in auge un brand “pesante”.

METEORA VENTAGLIO BIS. Niente da fare, invece, per I Viaggi del Ventaglio. Fondata a Milano nel 1976 diventando un simbolo della golden age delle vacanze organizzate italiane. Dopo il fallimento, però, il marchio è passato di mano in mano fino all’ultimo esperimento del 2017, quando venne rilanciato a ridosso dell’estate al grido di «siamo una startup con un grande passato». L’operazione, così come apparve, scomparì nel giro di qualche mese provocando qualche reazione, ma nessun danno.

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