Una destinazione che cresce a ritmi sostenuti e attrae sempre più italiani. Israele amplia l’offerta e aumenta l’attenzione per il Mice, lo sport, il leisure, in concomitanza con le nuove infrastrutture. Ne abbiamo parlato con Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio nazionale israeliano del turismo in Italia.
Partiamo dagli ultimi numeri.
«È stato un 2018 meraviglioso, con una crescita degli arrivi internazionali del 14% e dei visitatori italiani del 40% rispetto al 2017. Sono arrivati da noi in 150.600. Oggi l’Italia è il settimo mercato mondiale e il quarto europeo. È uno dei cinque mercati top per capacità di crescita. Stanno aumentando gli investimenti del ministero per la destinazione che è anche per famiglie e per budget low cost. Offriamo viaggi e alloggi per tutte le tasche, dalle tende da campeggio all’extralusso, passando per esperienze come il kibbutz».
Come si comportano con le prenotazioni gli italiani?
«Oggi il 50% dei viaggiatori italiani fa il booking con circa due mesi di anticipo per il 50% e il tempo medio di permanenza in Israele è di sei notti. Nonostante la Terra Santa sia un hardcore, nel 2017 per la prima volta il turismo leisure ha superato quello religioso di due punti percentuali: 30% vs 28%. Cresce ogni anno la richiesta di vacanze in spiaggia e di cultura».
Sono aumentati i collegamenti aerei?
«In questa stagione invernale abbiamo toccato il record di 85 voli diretti a settimana e per l’estate ne prevediamo 94. C’è un nuovo volo diretto da Catania a Tel Aviv con Sundor, compagnia sussidiaria di El Al; Alitalia torna da Malpensa; i voli low cost sono confermati».
È stato inaugurato da poco il Negev Ramon Airport.
«L’aeroporto di Eilat-Negev sarà operativo da aprile anche per voli internazionali e porterà nuove compagnie e un aumento di quelle esistenti, con Ryanair che si sta proponendo, assieme ad altre: ci saranno Wizz Air, easyJet, Sas, Finnair e Ural Airlines. Lo scalo rilancia il turismo sul Mar Rosso, aiuta le periferie e funge da alternativa all’hub di Tel Aviv. Altra novità è che presto sarà aperto il collegamento diretto ferroviario tra Gerusalemme e Tel Aviv; la linea c’è, aspettiamo l’operatività».
Quali sono i trend del 2019?
«Per la prima volta abbiamo un piano annuale per il Mice, con convention, eventi e incentive a Tel Aviv e Gerusalemme. C’è grande attenzione anche alle famiglie, con attività e aree museali dedicate ai bambini. Religione, cultura e vacanza al mare continuano a essere fondamentali nella programmazione. È anche la prima volta nella storia dell’Eurovision Song Contest, che si terrà a Tel Aviv il 14, 16 e 18 maggio. Questo poi è l’anno del turismo lento e Israele è la destinazione perfetta, in cui il viaggiatore ha un’esperienza a contatto con la natura nell’ottica dell’ecosostenibilità. Non tutti sanno, per esempio, che siamo il primo Paese al mondo per riutilizzo dell’acqua. Tra le attività proposte, cammini a piedi e in bicicletta, e tanto sport».
A proposito di sport, c’è il turismo delle maratone.
«La stagione delle maratone è partita a gennaio, con professionisti e appassionati da tutto il mondo attirati dalla ricchezza storica del Paese. Gli appuntamenti con la corsa si protrarranno fino al 17 maggio, da Gerusalemme e Tel Aviv, fino alla natura incontaminata del Nord e alle spiagge di Eilat».