Dalla pesca al turismo luxury: il salto nel blu di Civitanova Marche
Aperitivi a bordo di pescherecci storici, ma anche uno street food tutto marinaro. E ancora, passeggiate immersive tra i moletti dei pescatori con musica, recitazione e poesia. Senza dimenticare l’arte di strada tra le banchine del porto con l’inaugurazione di “Vedo a colori”, un percorso tra i murales realizzati da oltre 100 artisti.
Siamo a Civitanova Marche per l’edizione 2021 del Gustaporto, seconda tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito ora phygital che fa capo a Tipicità, con il team guidato da Angelo Serri che da anni lavora sulla sinergia tra comuni e Regione per coordinare le varie eccellenze del territorio come offerta unica ed omogenea.
Un evento trasmesso in streaming su tutte le piattaforme di Tipicità e condotto dal giornalista Gioacchino Bonsignore con la partecipazione diretta di pescatori, chef, commercianti, associazioni, ma anche istituzioni come la Capitaneria di porto, la Camera di Commercio e il mondo accademico con le Università di Ancona, Camerino, Macerata, insieme alla Sapienza Unitelma.
Filo conduttore del Gustaporto è la blue economy in chiave turistica. Tema su cui si è dibattuto in un confronto al mercato ittico, nell’area portuale, con il presidente della Regione Francesco Acquaroli, ben consapevole che «è da qui bisogna partire per affermarsi a livello nazionale e internazionale. Perché la consapevolezza di quello che siamo è fondamentale».
Civitanova Marche, di fatto, si conferma tra i protagonisti di una riqualificazione turistica regionale, resa possibile anche grazie all’ultimazione della Ss77, che ha creato un collegamento diretto con Foligno. Obiettivo dichiarato da Massimiliano Polacco, della Camera di Commercio delle Marche, il rilancio del turismo della regione, facendo sì che i flussi dall’estero superino la quota del 20%, anche grazie agli investimenti in digitalizzazione ed enogastronomia.
Soddisfatto di quanto fatto finora il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, per cui «riqualificazione urbana e sociale sono e restano le priorità dell’amministrazione», elementi che contribuiscono a «creare le condizioni per un ritorno degli investimenti da parte degli operatori».
Investimenti, che si sono concretizzati nella riconversione di molte strutture, nell’apertura di hotel di pregio e di ristoranti gourmet.
Ma è un altro, e molto più ambizioso, l’obiettivo a lungo a lungo termine del sindaco: quello cioè di sfruttare lo spazio e la tradizione portuale per puntare al segmento lusso anche attraverso il refitting dei maxi yacht. Civitanova andrebbe così a colmare un gap del Mediterraneo, solo parzialmente compensato dal Montenegro.
Un progetto, questo, che catapulterebbe Civitanova Marche al centro delle rotte del turismo altospendente internazionale in Europa.
GLI INDIRIZZI GIUSTI A CIVITANOVA MARCHE
- Cala Maretto, per un pranzo vista mare. La proposta dello chef Daniele Reschini è di alto livello, e parte dalla valorizzazione della materia prima e della tradizione, senza però dimenticare la ricerca. Carta dei vini ricca, con una buona selezione di cantine marchigiane.
- Hotel Dimorae. Posizione vicinissima al centro, sul lungomare. L’hotel propone anche delle mostre d’arte temporanee.
- Hotel-ristorante Piccola Maestà. Nuovissima struttura extralusso aperta da un imprenditore russo. Comprende anche il ristorante “Anastasia”, con proposta dello Chef Danilo Bei. Molto scenografica l’infinity pool con vista sul lungomare.
- Cantine Fontezoppa. Posizione suggestiva sulle colline di Civitanova alta. L’ offerta enogastronomica fatta di vino e sapori della tradizione si arricchisce vede anche Simone Scipioni (Masterchef 2018) come chef e creative manager in carica per la locanda.
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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