De Negri e il dopoguerra del travel: «Bmt segna la ripartenza»
Un nuovo dopoguerra. Inquadra così il turismo post pandemia Angioletto de Negri, ideatore e organizzatore con la sua Progecta della Borsa Mediterranea del Turismo che torna anche quest’anno in presenza alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dal 18 al 20 marzo.
«Sembra proprio un ritorno al passato», quando dopo la Grande Guerra «si ricominciò a parlare di turismo, ma unicamente nel settore incoming. Solo dopo si passò all’outgoing con la nascita degli inclusive tour», ricorda il patron di Bmt.
E il travel che guarda all’estero, in fase di rullaggio sulla pista dei corridoi turistici, si prepara alle riaperture di primavera (la “speranza” è questa) confermando la propria presenza alla manifestazione partenopea, storicamente cruciale per presidiare il mercato del centro-sud Italia. «Astoi – informa De Negri – ha confermato la sua partecipazione. Ci auguriamo arrivi anche l’adesione di Fto e delle altre associazioni».
Altro segnale viene dalla «numerosa presenza alla Bmt delle Regioni che saranno le protagoniste dell’edizione di quest’anno, edizione storica – sottolinea de Negri – che riaprirà le danze della prossima stagione estiva ed autunnale».
Per la ripresa del settore il patron della Bmt sottolinea come non ci sia più tempo da perdere: «Sono oramai più di due anni che il turismo soffre, tanto da rischiare di assestare un colpo fatale a tutto il Paese economico se non si corre ai ripari con ristori concreti ed immediati da parte del governo. Il turismo è il principale volano della nostra economia e l’obiettivo deve essere quello di riportare il Pil ai livelli del 2019. Quale migliore occasione per ricominciare tutti uniti e presenti a Bmt 2022 ed a tutte le fiere del turismo di questo che è l’anno della possibile rinascita – si chiede de Negri che ammette come – soltanto negli incontri nelle fiere si riesce a confrontarci e decidere sul da farsi».
Per l’esecutivo guidato da Mario Draghi, quindi, è il tempo di scelte forti, rapide ed efficaci. «Tutto sarà possibile, se il governo riuscirà a risolvere per tempo e con decisioni definitive le difficoltà anche di natura economica in cui versa tutto il settore del turismo con i propri bilanci a zero ricavi, scontando gli oltre due anni di interruzione per i viaggi organizzati con una perdita dell’85% del fatturato. Il ritardo del governo in materia di congruo sostegno economico al turismo non è più sopportabile e neanche sono consentiti, per sperare in una vera ripresa dell’anno appena iniziato, i contributi a pioggia».