by Giorgio Maggi | 28 Giugno 2018 11:53
«Il marchio Valtur non ci interessa». A dirlo chiaro e tondo è il presidente di Th Resorts Graziano Debellini, interpellato da L’Agenzia di Viaggi Magazine a margine dell’Hospitality Forum[1] tenutosi negli scorsi giorni a Milano, che dunque esclude in modo categorico la partecipazione dell’operatore padovano all’asta del t.o.[2] finito in liquidazione dopo la gestione Bonomi-David (le offerte per l’acquisto del brand dovranno arrivare entro e non oltre le ore 18 di lunedì 2 luglio, con una base di partenza fissata a 1,5 milioni di euro). «Sarebbe inutile acquisire un marchio che ormai non ha più una chiara connotazione di prodotto, anche se a livello di brand qualche appeal sul mercato continua ad averlo». Insomma, ne fa una questione di sostanza, più che di forma, il patron dell’operatore che ha appena riaperto il villaggio ex Valtur di Ostuni, dopo averlo rilevato insieme a quelli di Marilleva e Pila.
Via libera allora ad Alpitour, finora l’unico partecipante sicuro all’asta di inizio luglio, anche se stando a finto sindacali esisterebbero altre offerte già in mano al liquidatore Andrea Foschi, una in particolare proveniente da un gruppo con interessi oltreconfine, tra Balcani e Russia. Per quanto riguarda Th Resorts, invece, il futuro prossimo parla di raddoppiare la presenza sia in Sicilia che in Sardegna, oltre al già annunciato progetto al Lido di Venezia nell’ex Ospedale a mare, per la realizzazione di due resort in partnership con Club Med e Cassa Depositi e Prestiti.
«Da un paio d’anni si respira un’aria nuova nel mondo leisure, noto una rinnovata apertura al turismo da arte del mercato immobiliare e alberghiero, anche se un elemento di debolezza di questo settore è la dimensione; avere una certa quantità però è indispensabile, per fare impresa e toglierci il marchio europeo di pressappochismo che ci accompagna», è il monito di Debellini.
E sui rapporti tra Th Resort e Cassa Depositi e Prestiti (dallo scorso annoTh Resorts è partecipato al 45,9% da Cdp Equity), il manager è chiaro. «Si è trattata di un’operazione di private equity, abbiamo trovato un interlocutore ideale. Provare per credere». E l’invito, questa volta, è tutto per Silvio Maresca. «È stata una graziosa concessione (quella di Cdp a Th Resorts[3])», ha detto l’amministratore unico di Bluserena durante il forum milanese.
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