Mentre a Londra va in scena senza di lei il World Travel Market, con il maxi stand Enit da 1.700 metri quadrati, il neo ministro del Turismo sceglie Milano per il suo debutto “in carne e ossa”: Daniela Santanchè ha, infatti, inaugurato oggi a Rho l’Eicma, il Salone del ciclo e motociclo, rassegna di riferimento per le due ruote a motore. Un segmento che solo marginalmente tocca il travel ma che la ministra ha scelto per la sua prima uscita pubblica.
Accerchiata dai microfoni, Santanchè ha evidenziato l’importanza del settore delle due ruote per il comparto turistico nazionale e del ciclo e motociclo per l’economia del Paese. Ha ricordato la grande visibilità della fiera, definendola «la più importante del mondo».
Ha poi dialogato con la leggenda del motociclismo Giacomo Agostini, ricordando i suoi trascorsi da biker – nonostante il casco che le scompigliava i capelli, ha detto ironica – e ha rievocato il peso della vittoria di Bagnaia per l’immagine dell’Italia nel mondo.
Sollecitata dalla moderatrice, la giornalista Francesca Masolin, Santanchè si è poi focalizzata sul peso specifico dello slow tourism su due ruote. Ha ripetuto che il turismo è il volano dell’economia nostrana. Una sorta di «ascensore sociale per i più giovani che devono comprenderne l’entità». Ha aggiunto, poi, che «il governo Meloni investirà di più nel turismo che possiamo definire il petrolio d’Italia».
«Aumenteranno le piste ciclabili – ha promesso – non solo nei centri urbani, ma anche in zone laddove biciclette e moto potranno sviluppare il turismo lento», che ha registrato un incremento negli ultimi anni.
