Bollinato, firmato e pubblicato in un’edizione straordinaria notturna della Gazzetta Ufficiale. Il decreto cura Italia – che autorizza l’emissione di titoli di Stato per un importo che va fino a 25 miliardi di euro – è entrato in vigore e con i suoi 127 articoli dà le prime misure di sostegno economico ad aziende e famiglie colpite dall’emergenza coronavirus, convalidando punti come la cassa integrazione in deroga per tutti, la sospensione di oneri fiscali anche per le adv e i t.o. e un’iniezione di soldi sia per il fondo di solidarietà del trasporto aereo che per la nuova società, controllata dal Mef, di Alitalia.
Al Titolo II, al Capo I, c’è l’estensione delle misure speciali in termini di ammortizzatori per tutto il territorio nazionale: sì alla cassa integrazione in deroga per una durata massima di nove settimane e comunque entro il mese di agosto 2020. E ancora, via libera ai congedi per i genitori di figli sotto i 12 anni, con l’indennità valevole per un periodo continuativo o frazionato non superiore a quindici giorni e pari al 50% della retribuzione.
Inoltre, agli articoli 28 e 29, confermate le indennità per autonomi e lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali: ad entrambi, per il solo mese di marzo (qui, ma non solo, ci si aspetta almeno una proroga anche per il mese di aprile, ndr), vengono riconosciuti 600 euro.
A pagina 20, nello specifico all’articolo 46, si parla invece di licenziamenti. “Per 60 giorni e nel medesimo periodo – si legge nel decreto – sono sospese le procedure pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020”. Sino alla scadenza del suddetto termine il datore di lavoro non può recedere dal contratto.
Si passa, poi, al Titolo III, con il potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, e al Titolo IV con le azioni fiscali a sostegno della liquidità: i soggetti individuati dal testo, tra cui anche le agenzie di viaggi e i tour operator e chi è sotto i 2 milioni di ricavi, dovranno versare ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria in un’unica soluzione “entro il 31 maggio 2020 o con un massimo di cinque rate mensili di pari importo a partire da maggio”.
Per gli esercenti di negozi e botteghe è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo.
Infine, ok alla promozione integrata con dotazione iniziale a favore del rilancio del made in Italy di 150 milioni di euro per l’anno in corso, ai rimborsi anche con voucher per i contratti di soggiorno e a quanto prospettato, già nelle bozze circolate precedentemente, per il trasporto aereo, a cui andranno 500 milioni di euro (qui rientra anche l’operazione Alitalia), e che vedrà l’incremento di 200 milioni per quanto riguarda il fondo di solidarietà.