Le nuove restrizioni – in vigore da venerdì 6 novembre – porteranno il governo a varare ulteriori misure di sostegno all’economia nazionale e alle categorie più colpite dalla crisi da Covid-19.
Dei nuovi aiuti e contributi a fondo perduto contenuti nel cosiddetto decreto Ristori Bis dovrebbero beneficiare in particolare le partite Iva, gli artigiani e altri professionisti che operano nelle “zone rosse” e la cui attività sarà di conseguenza fortemente ridimensionata. In questo gruppo di soggetti e attività, si legge sul Corriere della Sera, si possono trovare i negozi e le attività commerciali che resteranno comunque aperte anche nelle zone rosse, con l’elenco predisposto dagli allegati al nuovo dpcm.
Un sostegno analogo arriverebbe alle attività interessate da misure nazionali e a quelle colpite da provvedimenti regionali per limitare i contagi da coronavirus. Il tutto, mentre nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato si avvia l’iter per la conversione in legge del primo decreto legge Ristori.
Intanto, le associazioni di categoria del turismo organizzato fanno fronte comune, ribadendo l’occhio di riguardo da avere nei confronti del comparto, mettendo in salvo qualcosa come 13mila aziende e un fatturato di 20 miliardi di euro.