Decreto Sostegno, così Draghi rimodulerà i ristori
Non ci sarà nessun decreto Ristori 5: il governo Draghi avvia una nuova fase per sostenere le attività economiche alle prese con la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 e lavora a un nuovo testo normativo, che prenderà il nome di dl Sostegno e potrebbe essere firmato già venerdì prossimo.
I TEMPI. «Le strutture stanno lavorando. Penso che la cosa sia veloce, se non è questo venerdì è la settimana prossima», ha dichiarato a Radio24 Massimo Garavaglia, ministro del Turismo che, nella puntata di Porta a Porta del 25 febbraio, aveva ribadito l’importanza di ristorare subito il settore turistico comprese le agenzie di viaggi e i tour operator, ricordando dei 400 milioni di euro già a Bilancio.
«Meglio due giorni in più e avere il testo già operativo nel decreto, che rincorrere con emendamenti e perdere mesi – ha aggiunto Garavaglia – Faccio un esempio: sulle funivie ha poco senso parlare di fatturato, perché i costi fissi sono alti. Settore per settore bisogna fare la valutazione di cosa è più giusto», per questo sui ristori per le imprese si vuole sostituire il meccanismo basato sui codici Ateco e guardare alle perdite reali.
A disposizione del governo ci sono i circa 32 miliardi di extradeficit sul quale il Parlamento ha già dato il via libera e sui quali è arrivata anche l’autorizzazione di Bruxelles. Con il primo provvedimento, che dovrebbe essere seguito da una serie di ulteriori decreti, protrebbero arrivare anche alcune scelte selettive.
«Uscire dalla pandemia non sarà come riaccendere la luce. Il governo dovrà proteggere tutti i lavoratori – aveva detto Mario Draghi alle Camere – Ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune, come il turismo, dovranno cambiare, anche radicalmente».
COSA CI SARÀ NEL DECRETO SOSTEGNO. Nel dl in arrivo, stando alle ultime indiscrezioni, si ipotizzano otto settimane di cassa integrazione e 26 settimane di cig in deroga e assegno ordinario da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.
Tra le misure ci dovrebbe essere anche un’ulteriore proroga ai pagamenti delle cartelle esattoriali di almeno due mesi, ma non è escluso che si possa arrivare fino a tutto settembre.
Altre risorse arriveranno per ristorare i lavoratori autonomi dal pagamento dei contributi previdenziali, mentre per chi lavora nello spettacolo e per gli stagionali l’idea iniziale era quella di un’indennità da 3mila euro. Sicuramente ci saranno circa 800 milioni per sostenere il trasporto pubblico locale e forse 100 milioni per il trasporto aereo, che però non riguarderebbe Alitalia, un dossier che il nuovo governo deve affrontare prima con la commissaria Ue Margrethe Vestager.
Infine il delicatissimo capitolo sci, per cui si sono richiesti interventi per almeno 4 miliardi e mezzo.