Un secondo trimestre da record per Delta Air Lines, che ha registrato utili da capogiro grazie alla forte domanda di viaggi internazionali in Europa e America Latina.
I ricavi internazionali della compagnia aerea con sede ad Atlanta sono cresciuti del 61% rispetto allo scorso anno, mentre i ricavi domestici sono aumentati “solo” dell’8%. Dopo una lenta ripresa, quindi, il ritorno prepotente del lungo raggio è ormai un dato di fatto.
Se fino a qualche mese fa, infatti, a trainare il fatturato di Delta era il mercato domestico, ora il rapporto si è invertito e le rotte internazionali hanno portato la compagnia aerea Usa a pareggiare i risultati dello stesso trimestre 2019, segnando il record della sua storia per quanto riguarda le entrate.
Nel periodo tra aprile e giugno 2023, il vettore Usa ha fatto registrare infatti un utile ante-imposte da 2,2 miliardi di dollari, con un margine operativo superiore al 15%. Il fatturato ha raggiunto i 14,6 miliardi di dollari, aumentando del 19% rispetto allo scorso anno.
Il segmento dei voli internazionali ha generato il 29% di fatturato in più – 4,3 miliardi di dollari – nel secondo trimestre 2023 rispetto al 2019. Il fatturato domestico, pari a 8,9 miliardi di dollari, è cresciuto invece del 10%.
E il network transatlantico da record (650 voli a settimana) di Delta potrebbe proseguire anche durante l’inverno, visto che il ceo, Ed Bastian, ha confermato che le previsioni restituiscono una robusta domanda di voli Usa-Europa anche per il periodo autunno-inverno.
Nel frattempo, la compagnia aerea ha anche annunciato un nuovo ordine ad Airbus per 12 ulteriori A220-300, portando così il totale dell’ordine fermo del vettore per gli A220 a 131 aeromobili: 45 A220-100 e 86 A220-300. Nel corso degli anni, Delta ha riordinato l’A220 cinque volte ed è oggi è il più grande cliente e operatore di A220 al mondo. Questo ennesimo ordine confemra la strategia di Delta (anche nel domestico) di puntare al segmento Premium dei viaggiatori.