Delta, i venti di recessione pesano sull’outlook

L’incertezza sull’andamento dell’economia statunitense pesa sulla domanda di viaggi e, di conseguenza, sull’outlook di Delta Air Lines. La compagnia aerea di Atlanta è la prima delle Big Three ad aver rivisto le previsioni per il primo trimestre, e sono tutt’altro che incoraggianti. Delta ha infatti più che dimezzato l’outlook su ricavi e utili dei primi tre mesi del 2025, spiegando che il calo della fiducia dei consumatori e delle aziende sta pesando sulla domanda interna. Resta, invece, solido l’andamento dei ricavi per i viaggi internazionali e il settore premium.
OUTLOOK DIMEZZATO
Delta prevede ora un aumento dei ricavi tra il 3% e il 4% rispetto al primo trimestre del 2024, contro la precedente previsione di un rialzo tra il 7% e il 9%. L’utile per azione è previsto tra i 30 e i 50 centesimi per azione, contro la precedente forchetta di 70 centesimi-1 dollaro. Delta non ha però modificato l’outlook per l’intero anno.
I viaggi aziendali sono stati fortemente ridotti nei settori dell’aerospazio e della difesa, nel tecnologico, nei settori automobilistico, media e intrattenimento, ha spiegato l’amministratore delegato Ed Bastian, intervistato dalla Cnbc. «Crediamo davvero che sia una questione interna, nazionale», ha aggiunto. La domanda sul mercato nazionale è stata poi influenzata dal maltempo e dalla riduzione dei viaggi governativi, nell’ambito dei tagli federali decisi dall’amministrazione Trump.
Il titolo di Delta, nelle contrattazioni after-hours, perdeva oltre il 13%, dopo aver ceduto il 5,5% nella seduta al Nyse di ieri; dall’inizio dell’anno, perde quasi il 17%. Il taglio della guidance era atteso, «ma non di questa portata», ha detto Sheila Kahyaoglu, analista di Jefferies, in una nota.
LA TRIMESTRALE DI GENNAIO
Lo scorso 10 gennaio, Delta ha pubblicato i conti del quarto trimestre, superiori al consensus, con un utile adjusted per azione di 1,85 dollari su ricavi di 14,44 miliardi di dollari, contro attese per 1,75 dollari su 14,18 miliardi. Dopo aver presentato, inoltre, una solida guidance, l’amministratore delegato, Ed Bastian, aveva detto alla Cnbc di aspettarsi «l’anno migliore della nostra storia». Da allora, però, la debolezza di alcuni dati economici e l’incertezza sui dazi e le altre politiche economiche del presidente Donald Trump hanno accresciuto il pessimismo sull’economia statunitense. Secondo gli indicatori della Fed di Atlanta, l’economia statunitense potrebbe già essere in contrazione.