“Destagionalizzare la Sicilia”: il mantra di Travelexpo 2023
In Sicilia la parola d’ordine è e resta destagionalizzare il turismo. Questo è stato anche il fil rouge di Travelexpo 2023, che si è tenuto al Cds Hotels Terrasini Città del Mare, e che ha sancito, sul piano umano, professionale e imprenditoriale, la ripresa del mercato nell’era post pandemica, attestata dalla vivacità e operosità di imprese e professionisti. Oltre 450 le ragioni sociali che hanno partecipato alla kermesse.
«Al di là del momento celebrativo – ha sottolineato Toti Piscopo, patron di Travelexpo – tanti contratti, tantissimi contatti, emozioni e commozione, tutti gli addetti ai lavori presenti si sono rimboccati le maniche per delineare strategie e azioni utili da attuare sulla strada dello sviluppo turistico della Sicilia. Infatti è stato ribadito che la nuova scommessa da vincere è quella dell’allungamento delle stagionalità, prima considerata un’opportunità ma che oggi costituisce un’assoluta necessità. Tema sul quale si deve auspicare un’alleanza strategica dei diversi livelli di governo, da quello regionale a quello locale, al mondo imprenditoriale a quello professionale, come è emerso nell’ambito della MasterClass, organizzata in collaborazione con Anci Sicilia, a cui hanno partecipato ben dieci opinion leader del mondo accademico, della comunicazione e imprenditoriale».
Un obiettivo ampiamente condiviso anche dal ministro del Turismo, Daniela Santanché, che nel suo videomessaggio in apertura dei lavori, ha evidenziato come i numeri del turismo del 2023, anche dopo quelli particolarmente soddisfacenti di Pasqua, facciano ben sperare per l’imminente stagione estiva perché questo sarà l’anno del sorpasso rispetto al 2019, cioè il periodo pre-pandemico, che fu un anno eccezionale. Il ministro ha poi concluso evidenziando che la Sicilia sta diventando sempre più una destinazione che raccoglie consensi e che occorre risolvere il problema della destagionalizzazione, soprattutto in una terra che ha un clima che consentirebbe di fare turismo 12 mesi l’anno. In questo può aiutare il titolo appena conferito ad Agrigento di Capitale della Cultura per il 2025.
Nell’ottica dell’allungamento delle stagionalità, la Logos, in collaborazione con Enterprise Europe Network, ha voluto promuovere a Travelexpo un workshop di altissimo profilo professionale di formazione e informazione utile a intercettare flussi turistici dal mercato cinese. Dopo i tre anni di blocco totale dei flussi, il turismo cinese è ripartito e l’Italia è tra i 40 Paesi verso cui dal 15 marzo scorso sono consentiti i viaggi di gruppo. Adesso tocca quindi alla Sicilia mettersi in gioco per conquistare un target che fino a qualche anno fa considerava solo Taormina meta possibile di un viaggio nell’isola.
«Adesso si fa rotta verso l’edizione di settembre – ha concluso Piscopo – in cui sarà presentato il libro che racconta i “25 anni del turismo siciliano” contestualizzato nell’ambito dello sviluppo turistico della Sicilia, ma in cui sarà indicata questa nuova possibile frontiera per il turismo siciliano, almeno per il prossimo quinquennio. Un banco di prova anche per chi è seguace del dire e chi invece è seguace del fare».