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Destination Italia, gross travel value al +36% nel primo bimestre

Dina Ravera Destination Italia archivio

Viaggiano a gonfie vele i conti di Destination Italia, la glocal travel tech impegnata nel settore dell’incoming esperenziale e quotata su Euronext Growth Milan. Il consiglio d’amministrazione ha certificato per i primi due mesi dell’anno un gross travel value (gtv) – ovvero il controvalore totale dei servizi turistici venduti – di 14,4 milioni di euro al 27 febbraio scorso, in crescita del +35,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Una crescita che ha riguardato sia il canale B2B, che ha fatto registrare un gtv di 12,8 milioni (+36,5% rispetto ai 9,4 milioni del 29 febbraio 2024), sia il B2C, con un gtv di 1,6 milioni (+30,5%). Il margine di intermediazione si è attestato invece sugli 1,5 milioni di euro, in crescita del 40,6%.

Soddisfatta Dina Ravera, presidente di Destination Italia, ha dichiarato: «Esprimiamo un giudizio molto positivo sui dati relativi al gtv e al margine di intermediazione dei primi 2 mesi di esercizio. Sono superiori alle aspettative e quindi in linea con gli obiettivi di range di fatturato (75-90 milioni) e di Ebitda (3-4,5 milioni), espressi dal cda a ottobre scorso».

«Questi risultati, seppur parziali e confermati dal trend del mese di marzo, dimostrano l’efficacia degli importanti investimenti effettuati nel corso del 2024. Il 2025 – continua Ravera – si conferma un anno cruciale per le importanti ambizioni del Gruppo e per la realizzazione della prima glocal travel tech, posizionamento strategico che potrà dare un grande upside allo sviluppo di Destination Italia».

A regime, fa sapere la presidente, i principali cantieri aperti. Ovvero: «La vendita delle licenze Saas della piattaforma proprietaria Hubcore, il lancio del canale B2B2C e il progetto multidestination che nel corso del 2025 diventerà operativo».

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