by Serena Martucci | 24 Novembre 2021 7:00
“Benvenuti a Cordoba”. Nella sala piena di professionisti il saluto di Isabel Albas, responsabile Turismo della giunta cittadina, sembra un urlo liberatorio. Dopo due anni di restrizioni e pandemia, il settore travel manager & mobility torna a riunirsi in presenza in occasione dell’International Summit Travel Management, evento che ha visto la partecipazione di manager ed esperti arrivati da mezza Europa nella bellissima città dell’Andalusia.
La manifestazione, organizzata dall’Aegve (Asociación Española de Gestores de Viajes de Empresa) ha cercato di raccontare lo scenario ancora incerto del business travel, dal punto di vista di chi ogni giorno si confronta con un numero ridotto di viaggi rispetto al passato, di sicuro più complessi e dove la sicurezza è d’obbligo. Le domande sono tante. Cosa cambierà nel travel business? Quali saranno le nuove leve sulle quali investire? Cosa chiederanno le aziende e i dipendenti? Tutti temi che vengono affrontati nel corso delle presentazioni e delle case history che si susseguono.
«I prossimi mesi saranno molto importanti – spiega Victor Rawinand, presidente dell’Aegve – Il travel manager dovrà adeguarsi alla nuova realtà dove le parole chiave sono legate alla digitalizzazione, alla sostenibilità e al controllo dei costi. Ma soprattutto bisognerà essere flessibili per adattarsi alle circostanze».
Sensazione condivisa da tutti i partecipanti che si sono alternati sul palco per condividere le loro esperienze. Tra i presenti, oltre a Danimarca, Germania, Spagna, Svizzera e Francia, anche l’Italia ha fatto sentire la sua voce.
«Siamo nati tre anni fa con l’obiettivo di promuovere e rappresentare la figura del travel manager – spiega Liliana Rojas, segretario generale dell’Aitmm, l’associazione italiana travel & mobility manager – Questi ultimi due anni sono stati molto duri, ma credo siano serviti anche per far apprezzare la nostra figura che ha permesso a tutti i dipendenti delle nostre aziende che si trovavano all’estero di tornare a casa. Sempre cercando di rassicurare e senza perdere il sorriso. Questo perché spostiamo persone, non semplici pacchi. Un lavoro di responsabilità. Per questo abbiamo continuato a investire in formazione, creato delle linee guida per le aziende distribuite ai nostri associati, disegnato una road map che comprende appuntamenti online e offline, attività e formazione su come cambierà la travel policy nei prossimi anni».
Il cambiamento, di fatto, è già in atto. Nonostante le restrizioni che mutano nei differenti Paesi. In Andalusia, come in tutta la Spagna, ad esempio, non è necessario presentare il green pass nei ristoranti e sui mezzi di trasporto. La regione nel sud del Paese registra un tasso di vaccinati pari al 95% e a breve si darà il via alle terze dosi. «In azienda c’è voglia di ripartire, sempre in sicurezza – continua Rojas – Alcuni incontri non sono più rinviabili. Piano piano stanno cominciando a ripartire i tecnici e i commerciali, perché risolvere un problema o chiudere un contratto è più semplice di persona piuttosto che online.Vediamo il futuro positivo e soprattutto sempre più green, che vuol dire strutture attente all’ambiente e mezzi di trasporto sostenibili»
Cordoba, la città Unesco chiama i manager
Metà medievale, metà araba. Cordoba è una città che rapisce per la sua storia, i vicoletti lastricati del centro storico dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la tradizione dei prati fioriti, la lavorazione dell’argento in filigrana e i piatti a base di rabo de toro e vino rosso.
Qui, nel cuore dell’Andalusia, si è investito in centri congressuali, servizi, strutture ricettive di altissimo livello allo scopo di ospitare fiere, convention ed eventi. In Spagna, nel 2019, i viaggi d’affari hanno generato 57 milioni di pernottamenti e una spesa di 6.697 milioni di euro. Lo scorso anno la spesa media giornaliera è stata pari a 117 euro.
La città dista 45 minuti dall’aeroporto di Siviglia, e un’ora e mezza con il treno ad alta velocità dalla stazione di Madrid. Tra le iniziative culturali da non perdere l’Anima di Cordoba, la visita notturna alla Mezquita, la Cattedrale della città, dove tra i bellissimi archi della moschea è stata costruita la chiesa con la sfavillante cappella e il coro barocco, e il suggestivo spettacolo equestre che si tiene nelle Scuderie reali, durante il quale i cavalli andalusi, ballerine di flamenco e cavallerizzi si esibiscono in danze ed esercizi impressionanti.
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