Big data nel turismo: investimenti sul digitale per 6,3 miliardi

21 Novembre 13:14 2018 Stampa questo articolo

Da 4 miliardi di euro nel 2016 a 6,3 miliardi di euro nel 2020: questo il trend di crescita del volume di investimenti nel digitale. Un valore altissimo e tutte le aziende sono consapevoli che senza questo strumento si rischia di essere ciechi, sordi e dunque fuori mercato: questo lo scenario ben delineato da Marco Fanizzi, vice presidente e Gm Enterprise Sales di Dell Emc Italia, colosso mondiale dell’informatica, intervenuto al forum “Big data nel turismo, lo stato dell’arte” svoltosi presso la Sala Italia dell’Enit a Roma.

«Dalle compagnie aeree all’hôtellerie, ad esempio, si è ben compreso che utilizzare i big data significa non solo profilare la propria clientela, ma ridurre i costi, mirare meglio gli investimenti e ottimizzare il prodotto o il servizio che si eroga al consumer – spiega Marco Fanizzi – Ma c’è di più: oggi l’uso dei big data, specialmente nel turismo, contribuisce ad orientarsi verso un modello sartoriale di viaggi, personalizzando l’offerta, perché si possono conoscere meglio le abitudini, i desideri, le passioni dei clienti e si può davvero soddisfare i viaggiatori, sempre più alla ricerca di esperienze uniche».

Un modello che è stato adottato anche dall’Enit, come ha spiegato Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione dell’agenzia nazionale del turismo, attraverso la realizzazione di un ‘cruscotto’ che è uno dei primi esempi di applicazione virtuosa dei big data: «Grazie ai quali possiamo, ad esempio, monitorare in near real time gli andamenti dall’estero verso l’Italia – aggiunge – A tal proposito possiamo dire che dopo i primi 10 mesi di stabilità rispetto a un 2017 molto positivo, le prenotazioni aeree contano già una crescita del +1,2% e si prevede di chiudere il periodo di Natale (18-31 dicembre) con un +2,3%».

Per il turismo, in particolare, l’irruzione dei big data rappresenta un passaggio epocale, come ha ricordato Stefano Landi, presidente SL&A, società di consulenze turistiche intervenuto al forum: «Da dati vecchi, piccoli, lenti, talvolta futili e poco utilizzati si è passati a dati grandi, nuovi e usati in un sistema trasversale: oggi, attraverso recensioni, comunicazioni, notorietà e smart cities, possiamo finalmente fare un cambio di passo anche nel turismo».

A chiusura del forum il consigliere del cda di Enit Antonio Preiti, ha evidenziato come oggi il settore dei viaggi può finalmente avere la percezione del viaggiatore attraverso la sua voce e i suoi comportamenti.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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