Direttiva Ue, se l’hotel vende viaggi:
le agenzie fanno fronte comune
Un documento congiunto per esprimere la preoccupazione sul ruolo degli hotel nella vendita di tour ed escursioni. Questo il motivo principale che unirà le tre associazioni di categoria – Fiavet, Assoviaggi e Confindustria Viaggi – durante la partecipazione al tavolo Mibact il prossimo 17 luglio per dibattere l’iter per il recepimento della nuova direttiva Ue sui pacchetti turistici.
Le tre associazioni presenteranno un un documento congiunto dove sono evidenziate priorità e criticità del settore del turismo organizzato italiano e, in particolare, verrà manifestata formalmente la preoccupazione di adv e tour operator sulla arbitraria interpretazione che alcune categorie della filiera, in primis gli albergatori, vorrebbero dare al termine trader (colui che è responsabile della esecuzione del pacchetto turistico).
Trapela il grande disagio delle associazioni, infatti, di fronte al tentativo dell’hôtellerie di rivendicare la vendita di tour ed escursioni, soprattutto quelle di durata di una sola giornata. Inoltre, agenzie e operatori sottolineeranno al Mibact la necessità di una uniformità regionale nell’applicazione della direttiva Ue (che rischia di variare di regione in regione, come già avvenuto nel recente passato) e di una serie di regole standard che regolamentino in modo trasparente l’attività di intermediazione turistica.
Il rischio di aprire il mercato a trader multiservice senza apposite autorizzazioni è certamente l’allarme più sentito dalle adv. Nel documento congiunto si farà riferimento alla “pericolosa libertà” che il legislatore europeo stabilisce nella interpretazione che i singoli paesi dell’Unione europea possono dare ad alcuni meccanismi che regolamentano l’attività professionale di agenti di viaggi e tour operator.