Diritti Lgbti, l’Italia dà l’esempio con il Gruppo Sonders&Beach

28 Maggio 14:49 2018 Stampa questo articolo

Toronto ha ospitato, a metà maggio, la 35ª Convention annuale Iglta – International Gay & Lesbian Travel Association. Un palcoscenico che ha visto alla ribalta il Gruppo italiano Sonders&Beach capitanato dal ceo Alessio Virgili, ambasciatore dell’associazione nel nostro Paese.

«Cresce la consapevolezza che il settore privato e l’industria del turismo possono svolgere un ruolo-chiave per favorire un necessario cambiamento sociale nell’ambito dei diritti umani delle persone Lgbti a livello globale», ha dichiarato Fabrice Houdart, human rights officer presso l’Alto Commissariato per i diritti umani dell’Onu.

Di fatto, il Gruppo SondersBeach è la prima realtà turistica italiana ad aver aderito agli standard di condotta per il business delle Nazioni Unite, a cui hanno detto sì 78 aziende nel mondo e prevedono il rispetto di cinque punti fondamentali: rispettare i diritti umani dei propri dipendenti e clienti; eliminare la discriminazione sul posto di lavoro; supportare i dipendenti Lgbti al lavoro; prevenire le discriminazioni e gli abusi; sostenere i diritti umani delle persone Lgbti anche nelle comunità in cui le aziende fanno affari.

«Il nostro Gruppo, che oggi conta circa 100 dipendenti, si è sempre contraddistinto per la sua strategia di business, supportando e abbracciando le diversità. La nostra presenza nel comparto turistico è oramai ventennale e siamo orgogliosi di poter lanciare un segnale forte al mondo del turismo organizzato e non solo», ha dichiarato Virgili.

Nel 2018 Sonders&Beach ha introdotto, tra l’altro, un piano di welfare rivolto ai propri collaboratori che prevede incentivi sotto forma di servizi dedicati alla salute, alla scuola per i propri figli, al benessere.

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