by Giorgio Maggi | 27 Marzo 2019 16:51
Ancora tre o quattro settimane, e poi la proposta di Fs in merito al salvataggio di Alitalia dovrà arrivare sul tavolo dei commissari. «Per noi è fondamentale che il soggetto interessato, che ha dato una disponibilità ferma (Ferrovie dello Stato, ndr) prenda una decisione finale. Altrimenti rinunci».
Se non è un ultimatum diretto a Gianfranco Battisti, quello lanciato da Daniele Discepolo (uno dei tre commissari di Alitalia) nel corso di un’audizione alla Camera di certo gli assomiglia molto. «Che ci portino anche una richiesta di proroga, documentata, e noi la prenderemo in considerazione. Di certo non possiamo portare avanti la situazione senza limite». Molto brevi poi, sarebbero i tempi dell’eventuale proroga. «Non si tratterebbe di mesi, anche perché c’è il rischio che la situazione politica cambi rapidamente».
Insomma, come peraltro già si sapeva[1], entro fine aprile qualcosa si potrebbe muovere nella vicenda senza fine del salvataggio dell’ex-vettore di bandiera. Tanto più che in mattinata, le stesse Fs avevano spiegato di avere bisogno di altro tempo.
«Ferrovie dello Stato Italiane sta proseguendo le interlocuzioni con un ristretto numero di player industriali al fine di determinare le condizioni per la formazione di una compagine azionaria che si candida a rilevare gli asset di Alitalia», aveva scritto in una nota l’azienda sottolineando come «i progressi compiuti in questi mesi necessitano di ulteriori approfondimenti per giungere alla definizione di un modello industriale sostenibile».
Dal punto di vista giuridico, però, i tempi per procedere al completamento del salvataggio di Alitalia potrebbero anche essere più lunghi di quelli ipotizzati. L’amministrazione straordinaria ha un termine di scadenza che va fino a maggio del prossimo anno, e lo stesso prestito ponte potrebbe dover essere restituito oltre la data fissata del 30 giugno 2019 nel caso dovesse arrivare sul tavolo una proposta concreta. Insomma, ha sottolineato ancora Discepolo, «sul piano tecnico esistono ancora oggi gli elementi disponibili per completare il percorso».
Nessuna novità, invece, è arrivata dai tre commissari sul grado di avanzamento delle trattative con Delta. «L’obiettivo è far parte di un’alleanza, a questo proposito vedo quella con Delta come un’intesa con il vettore più importante al mondo», ha aggiunto l’altro commissario, Stefano Paleari, che ha anche dato qualche consiglio a chi verrà dopo. «Pur in tutte le difficoltà del mercato, abbiamo visto che per Alitalia esiste lo spazio per un posizionamento strategico sul lungo raggio: c’è posto per 1-2 macchine in più all’anno e per uno sfruttamento più intensivo di Linate».
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