Wearable devices. Potrebbe essere questa la chiave giusta per raccogliere i benefici economici delle visite alle destinazioni turistiche riducendo il rischio rappresentato dalla pandemia di Covid-19.
Singapore, scrive Travel Weekly, tiene traccia dei residenti di ritorno con dispositivi di monitoraggio elettronici durante una quarantena di 14 giorni. I dispositivi, distribuiti dopo il nulla osta all’immigrazione, rendono più facile garantire che cittadini e residenti rispettino le regole.
Stesso discorso per Hong Kong e Corea del Sud, che emettono braccialetti che tracciano i movimenti in arrivo per garantire la conformità alla quarantena. Le Hawaii, invece, stanno prendendo in considerazione la tecnologia Gps per monitorare i movimenti all’interno delle aree di villeggiatura.
Roger Dow, presidente e ceo di U.S. Travel Association, vuole un passo in avanti in tal senso anche negli Stati Uniti. Dow è particolarmente ottimista su un prodotto progettato dalla società BioIntelliSense. Il suo BioButton tiene traccia delle principali metriche di salute, inclusa la temperatura e la frequenza respiratoria. Utilizzando una combinazione di dati e indagini quotidiane valuta giornalmente la salute di chi lo indossa e può anche aiutare a tracciare i contatti. Sarebbe questa la tecnologia che le Isole Cayman intendono implementare quando i suoi confini riapriranno.