Chiusure improvvise, colpi di scena impensabili, una crisi profondissima: il 2020 è stato l’anno peggiore che la storia del turismo ricordi. Tutta colpa del Covid, il virus che ha stravolto il mondo.
GENNAIO – INCENDI IN AUSTRALIA E VENTI DI GUERRA
Il 2020 inizia in modo tragico con l’Australia devastata dagli incendi e la crisi Usa-Iran, che lascia addirittura temere un conflitto mondiale. Il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche sono alcuni dei grandi temi di cui si discute a Fitur, a Madrid, insieme al caro fuel e alla Brexit.
Brutte notizie anche sul fronte trasporto aereo con l’Enac che ritira la licenza di volo a Ernest Airlines, che avvia le pratiche per richiedere il concordato preventivo. Inizia in via Marghera l’era Palmucci, neo presidente Enit, il cui Piano annuale prevede oltre 20 milioni di euro di azioni mirate su turismo slow, lusso, turismo culturale.
In mare naviga Smeralda, prima nave “verde” di Costa Crociere, alimentata a Lng. Anche per Msc la sfida-principe è la sostenibilità. Questo, infatti, è l’anno di Greta Thunberg, dell’addio alla plastica monouso, del Green New Deal italiano.
Sul fronte t.o., si preannuncia la rivoluzione del brand Alpitour, mentre Nicolaus-Valtur porta a casa otto nuovi villaggi. Nel frattempo, è annunciata la liquidazione volontaria di Tui Italia, società nata dal rebranding de I Viaggi del Turchese, la cui figura di riferimento è Quirino Falessi. Il Tribunale di Milano dichiara intanto il fallimento di Partours, società riconducibile ad Arkus Network, che porta via con sé lo storico marchio Best Tours.
Sul versante agenzie, nasce MyNetwork, seconda aggregazione targata Gattinoni che riunisce le adv ex Marsupio, Fespit e Seanet (tutte acquisite nel 2019) con la guida operativa affidata a Massimo Caravita.
L’Agenzia di Viaggi Magazine colma il gap di Infotrav, il registro-colabrodo delle adv, e presenta la nuova edizione del suo Annuario del Turismo, aggiornato – per la prima volta in assoluto – con le voci sul fondo e le polizze di garanzia per insolvenza o fallimento. Su oltre 2mila imprese di viaggio censite risultano dotati di copertura il 67,5% degli operatori outgoing e incoming e il 76,6% delle agenzie dettaglianti.
A fieramilanocity va in scena Bit, dove ritorna Astoi con il suo stand, mentre gli espositori dalla Cina annullano la loro presenza. Il motivo? Il misterioso “virus cinese”, detto anche coronavirus, terrorizza il mondo e blocca il mercato asiatico con la chiusura dei confini. La nave Diamond Princess con un focolaio a bordo è messa in quarantena al largo di Yokohama, in Giappone. Nonostante ciò, si grida alla psicosi, si incolpano i media: è l’inizio dell’incubo pandemia.
Subito dopo scoppia il caso Codogno con il cosiddetto “paziente zero”. Il 22 febbraio il governo blocca le gite scolastiche e i viaggi di istruzione; il 24 febbraio un gruppo di 40 italiani viene respinto a Mauritius: l’Italia, in particolare il nord, è il nuovo epicentro dell’epidemia. Oramai è chiaro che il virus metterà in discussione la possibilità di viaggiare.
Sul fronte dei voli, è annunciata la messa in liquidazione di Air Italy e lo stop alle operazioni dal 26 febbraio. Più in generale, già si parla di effetto coronavirus sul trasporto aereo con l’Icao che stima, nel primo trimestre 2020, una riduzione dei ricavi delle compagnie fino a 5 miliardi di dollari.
In Italia nasce Enjoynet, polo di 120 agenzie di viaggi frutto dell’unione di Enjoy My Travel Network (Kkm Group) e FreeNet. Nel frattempo a Napoli si svolge uno degli ultimi grandi eventi trade: la convention Welcome Travel alla presenza di circa mille adv.
È il mese delle cancellazioni, delle chiusure, delle restrizioni, dei rimpatri dall’estero. Uno dei primi decreti dell’era coronavirus autorizza nel turismo l’utilizzo dei voucher al posto dei rimborsi, strumento poi contestato dai consumatori anche a livello europeo. American e Delta sospendono i voli Usa-Italia. È l’inizio dell’anno più buio della storia del turismo: le associazioni di categoria chiedono lo stato di crisi, Confturismo stima 7,4 miliardi di perdite nei primi sei mesi dell’anno.
Ma è anche il mese della prima rivolta di piazza delle agenzie di viaggi: in mille davanti al Mise, in via Molise, mentre su Facebook nasce il potente gruppo di adv #nonsmetteremodiviaggiare, che poi si costituirà associazione con il nome di Maavi.
Il 9 marzo il premier Conte decreta il primo lockdown nazionale, solo due giorni dopo l’Oms – Organizzazione mondiale della sanità dichiara pandemia l’infezione da nuovo coronavirus (chiamato Covid-19 o anche Sars-CoV-2). L’emergenza sanitaria assume un profilo globale: l’Europa chiude le frontiere, si alza l’allerta nei vari Paesi del mondo, gli aerei smettono di volare, le navi di navigare.
La fiera tedesca del turismo Itb Berlin viene annullata da un giorno all’altro. Segue una raffica di cancellazioni di eventi dal vivo, tra cui Expo Dubai e le Olimpiadi di Tokyo 2020, rimandati al prossimo anno. Nei padiglioni delle fiere, vengono allestiti ospedali Covid. Prende piede lo smart working, si diffondono dirette Instagram e tour virtuali, proliferano le “rubriche della quarantena”, le piattaforme di call conferencing come Zoom e Go To Meeting vivono la loro stagione d’oro.
Mentre in Cina vengono riattivati – seppur parzialmente – i collegamenti internazionali, la crisi da Covid miete la sua prima vittima nei cieli europei: la britannica Flybe viene messa in liquidazione per non aver restituito un prestito statale da 100 milioni di sterline. In Italia viene varato il decreto Cura Italia che, insieme alle misure legate all’emergenza, contiene la nazionalizzazione di Alitalia con il via libera a una nuova società interamente controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel tour operating, grandi opere di salvataggio in Germania dove il governo supporta Tui con 2 miliardi di aiuti.
È il mese più buio dell’anno e, per reazione, spopola lo slogan “Andrà tutto bene”, solitamente accompagnato dal disegno di un arcobaleno.
Il 6 aprile nasce il Manifesto per il Turismo #ripartiamodallitalia: uno strumento di pressing su governo e opinione pubblica voluto dalle principali associazioni di categoria e imprese del travel. La principale richiesta? Il fondo perduto (almeno 750 milioni di euro) per adv e t.o. Il premier Conte annuncia l’introduzione del Bonus Vacanze a sostegno dei viaggi in Italia.
Con il contenimento dei contagi in Italia, si entrerà nella Fase 2 e verranno via via allentati blocchi e restrizioni: a maggio l’Italia potrà lentamente ripartire. In vista della ripresa degli spostamenti, già si parla di turismo di prossimità, anche con crociere tutte italiane. Mentre hotel e villaggi studiano la riapertura in estate con rigidi protocolli sanitari, Th Resorts fa sapere che riaprirà a fine giugno tutte le sue strutture.
Per treni e navi è imposto il riempimento al 60%, ma la social distancing a bordo degli aerei è solo una lontana ipotesi: il fronte del “no” va da Michael O’Leary (Ryanair) all’italiano Luca Patanè (Blue Panorama). Mentre viene avviata dal governo la sanificazione delle spiagge, si apre il dibattito su come garantire anche al mare la distanza di sicurezza. Ma se da un lato si pensa alla ripartenza, dall’altro qualcuno come il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, invita i cittadini europei a «non prenotare vacanze».
Intanto, nel mondo, si cominciano a contare i danni economici del Covid: maxi licenziamenti da British Airways al colosso Airbnb, mentre la Germania si prepara a salvare Lufthansa. E mentre proseguono i negoziati di Air France-Klm con Francia e Olanda per 10 miliardi di aiuti, arriva l’ok dell’Europa alla nazionalizzazione di Alitalia. Intanto, è polemica tra agenzie e compagnie aerei sui rimborsi mancati.
La parola del mese è riaperture. Il 4 maggio prende il via la cosiddetta Fase 2, con le nuove misure di contenimento dell’emergenza Covid-19. Gli aeroporti – a partire da Roma Ciampino e Firenze – cominciano a riaccogliere i passeggeri e a sperimentare i sistemi di screening. Novità anche dal trasporto ferroviario, con l’aggiunta di collegamenti a lunga percorrenza per assicurare i servizi minimi essenziali. Il 18 maggio, con il via libera al commercio al dettaglio, possono rialzare le serrande le agenzie di viaggi.
Per le associazioni, cambio al vertice in Federturismo Confindustria. Per il dopo Gianfranco Battisti, il nuovo presidente designato è Marina Lalli.
Il 19 maggio arriva il decreto Rilancio: tra le misure, il fondo turismo di 150 milioni di euro da erogare in un biennio; 20 milioni per la campagna Viaggio in Italia con l’Enit; per le agenzie di viaggi e i tour operator 25 milioni a fondo perduto, da erogare con decreto del Mibact; bonus vacanze (tax credit vacanze); estensione del voucher da 12 a 18 mesi.
Va a buon fine il piano di salvataggio di Norwegian Air: la low cost norvegese riceve una garanzia sui prestiti statali di 283 milioni di euro dopo aver convertito oltre un miliardo di euro di debiti in azioni.
Tra il 18 e il 25 maggio riaprono le spiagge nelle regioni italiane. Nonostante il testo unico nazionale, trattandosi di materia concorrente, ciascuna regione con propria ordinanza si dota di un regolamento.
Intanto tutto il settore del turismo – tour operator, alberghi, villaggi, strutture ricettive, stabilimenti balneari, trasporti – lavora alle bozze dei protocolli per la riapertura in sicurezza sulla base dei diktat dell’Oms.
Iniziano le proteste di piazza delle agenzie di viaggi a Pescara, Napoli, Firenze, Torino, Milano. Cominciano anche a delinearsi con ancora maggiore chiarezza i trend dell’estate 2020: turismo domestico e di prossimità, vacanze outdoor, piccola ospitalità, località meno conosciute, prenotazioni last minute, ricerca di igiene e sicurezza.
Via libera agli spostamenti tra regioni a partire dal 3 giugno e niente più quarantena anche per chi arriva dall’estero. E il giorno dopo a Roma, in piazza del Popolo, 1.500 agenti di viaggi provenienti da tutta Italia si riuniscono per la prima grande manifestazione nazionale del comparto. Chiedono al governo di non essere invisibili, insieme a regole certe, stop dei distanziamenti, cassa integrazione fino a fine anno, agevolazioni per i prestiti, fondo perduto. Aumentano i collegamenti aerei in tutto il Paese e dall’11 giugno gli aeromobili possono volare pieni.
Il 15 giugno 2020 l’Europa riapre le frontiere interne, con la libera circolazione delle persone e dei turisti all’interno dell’Ue e dell’area Schengen. Ripartono anche sport, cinema e teatro. Ancora fermo il mondo degli eventi e quello delle crociere. Sul fronte alberghiero, a metà mese solo il 25% degli hotel è aperto.
I tour operator specialisti attrezzano i villaggi per le vacanze post Covid (con aperture tra giugno e luglio). Italia al centro della programmazione di Alpitour, Nicolaus, Club Med, Ota Viaggi, Aeroviaggi, Veratour, Settemari, Bluserena, Futura Vacanze, Th Resorts, Acv Travel, Club del Sole. Nascono le polizze Covid per i viaggi.
Oltre 5mila le agenzie di viaggi presentano domanda per il contributo a fondo perduto, introdotto dal decreto Rilancio.
Fronte trasporto aereo, Iata fa i primi conteggi da brividi sulle finanze delle compagnie aeree, con un calo di passeggeri ad aprile e maggio del 95%. Arriva il via libera degli azionisti al piano di salvataggio da 9 miliardi di euro predisposto dallo Stato tedesco in favore di Lufthansa. Il piano di rinascita di Alitalia viene affidato al nuovo ad Fabio Lazzerini. Presidente della società è Francesco Caio.
L’Europa riapre le frontiere a 15 Paesi extra-Schengen: Cina, Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Corea del sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay; ma non a Usa, Brasile e Russia. Si allunga anche la lista di Paesi extraeuropei che aprono senza restrizioni agli italiani: dopo Tunisia ed Egitto, il 15 luglio riaprono le Maldive; l’Irlanda elimina le limitazioni.
I network di agenzie riprendono fiato con le prenotazioni per l’estate tra destinazioni italiane, qualche meta all’estero e scelte last minute. Aumentano rotte, frequenze e connessioni, ma quasi tutte le compagnie aeree tagliano il personale per sopravvivere alla crisi.
Risolto il nodo voucher: saranno validi per 18 mesi, terminati i quali, se non utilizzati per altre prenotazioni, daranno diritto al rimborso in denaro.
Le agenzie di viaggi tornano in piazza a Roma il 21 luglio: la nuova protesta è diretta al Mibact, che promette entro il 10 agosto il decreto attuativo sul turismo. Tra i contenuti: cassa integrazione retroattiva, un calcolo diverso del fondo perduto sulla media annua e non sul fatturato mensile; la tassazione spalmata in 5 anni.
Ancora ferme le crociere, ma il decreto Semplificazioni contiene l’ok temporaneo alle cosiddette crociere di cabotaggio, che consentono alle navi già iscritte nei registro internazionale italiano la possibilità di effettuare itinerari che tocchino esclusivamente porti nazionali. I big player del settore mettono a punto rigidi protocolli di sicurezza. In Germania riparte Tui Cruises con minicrociere senza scali. Per l’Italia si attendono novità dal governo e dal Mediterraneo arriva un segnale importante: la Grecia da sabato 1° agosto riapre sei porti alle navi.
A fine mese il Gruppo Nicolaus acquisisce il brand I Viaggi del Turchese dalle mani di Tui.
Dopo un tira e molla di alcune settimane, il governo sblocca le crociere in Italia e nel Mediterraneo: via libera dal 15 agosto. Nel Consiglio dei ministri di giorno 7 arrivano le firme al nuovo dpcm e al decreto Agosto. Sono i 265 i milioni di euro a fondo perduto per agenzie di viaggi e tour operator, di cui 20 per guide e accompagnatori; sono 1.000 euro una tantum, invece, i soldi destinati agli autonomi e agli stagionali del turismo. Prorogata la cassa integrazione Covid di 18 settimane e il blocco dei licenziamenti.
Msc Crociere riparte il 16 agosto, Costa Crociere il 6 settembre. La grande novità nei protocolli di salute e sicurezza per passeggeri ed equipaggio è il test con tampone rapido Covid-19 pre imbarco obbligatorio per tutti: risultati in meno di un’ora e sale a bordo solo chi risulta negativo. È il primo passo per lanciare un modello di turismo sicuro.
A un mese dal suo varo, il bonus vacanze segna circa 1 milione di erogazioni.
Nella seconda metà del mese, stretta sui rientri dall’estero. A causa dell’aumento dei contagi al rientro dalle vacanze, tampone obbligatorio entro 72 ore per chi torna da Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Crisi del turismo anche in Sardegna con il caso Billionaire, focolaio di coronavirus tra i Vip in vacanza sull’isola.
Ed è già tempo di bilanci: il Wttc parla di perdite catastrofiche per l’industria del turismo italiana che perde 100 milioni di euro al giorno. Arrivano anche i primi numeri dell’Istat sull’effetto lockdown nel secondo trimestre 2020 dell’attività produttiva in Italia: quello delle agenzie di viaggi risulta il settore più colpito con un calo di fatturato del -93%, rispetto al 2015. Seguono a ruota l’hôtellerie (-88%), il trasporto aereo (-79%) e i servizi di ristorazione (-64%).
Dopo l’estate, il settore continua a intravedere sulla carta le prime forme di aiuti da parte del governo. Vengono ufficializzate le modalità e scadenze per la presentazione delle domande del fondo perduto ad hoc per adv e t.o. e la cassa integrazione viene estesa fino a dicembre.
Intanto il tour operating italiano ha un nuovo importante timoniere: è Pier Ezhaya, chief operating officer di Alpitour World, eletto “per acclamazione” presidente di Astoi Confindustria Viaggi e del Fondo Astoi per il mandato 2020-2022. Ezhaya, che già durante il lockdown aveva lottato – nei palazzi, in tv, sui giornali – perché il settore ricevesse dal governo il giusto sostegno, ora si fa carico della più grande responsabilità: difendere Astoi e il turismo organizzato in quello che lui stesso definisce «il momento più difficile».
Dopo la ripartenza di Msc ad agosto anche Costa Crociere inizia a operare in Italia con le sue navi: i protocolli e le misure di sicurezza per viaggiare a bordo delle grandi navi si impongono come un “nuovo modello” di ripartenza per tutto il settore del travel. Tanto che anche Iata suggerisce di far ripartire il trasporto aereo internazionale con la proposta di effettuare tamponi rapidi a tutti i passeggeri e in tutti gli aeroporti prima di ogni volo.
L’Italia è uno dei primi Paesi a sperimentare questa possibilità: dal 16 settembre Alitalia, infatti, opera i voli Covid free su alcune delle frequenze della rotta Roma-Milano. Nel frattempo, però, il settore del trasporto aereo è flagellato dalla crisi e i big player europei (da Iag a Lufthansa fino ad Air France-Klm) operano una seconda ondata di tagli a flotta e personale per arginare le perdite.
Sul fronte degli operatori, a un anno dal suo clamoroso fallimento Thomas Cook torna sul mercato come un brand lifestyle formato Ota sotto la guida cinese di Fosun International e inizia a vendere viaggi e pacchetti nel Regno Unito.
Nel frattempo compagnie e broker assicurativi rilanciano la loro attività con la nascita di nuove soluzioni e polizze più adatte all’emergenza sanitaria in corso: nascono prodotti assicurativi legati all’annullamento senza motivo e le spese sanitarie legate al Covid.
Non c’è nemmeno il tempo di celebrare il ritorno della prima fiera italiana in presenza (Ttg Travel Experience di Rimini si svolge dal 14 al 16 ottobre alla fiera di Rimini) che l’Europa e l’Italia vengono travolte dalla seconda ondata di contagi da Covid-19 .
Il 18 ottobre il governo Conte vara un nuovo dpcm che blocca congressi e convegni in presenza. L’Ue, intanto, adotta il sistema del semaforo (dal verde per i Paesi a basso rischio fino al rosso per gli Stati dove la pandemia è fuori controllo) per monitorare costantemente i Paesi a rischio ed evitare il caos della scorsa primavera. Ma lo strumento viene superato dalle nuove restrizioni che scattano in tutti i maggiori Paesi: Germania, Spagna e Francia varano misure simili al lockdown, che proseguiranno per tutto il mese di novembre.
Il 25 ottobre, infine, anche in Italia scattano nuove misure paragonabili a un semi lockdown: un nuovo dpcm del premier Conte chiude parchi a tema, fiere e casinò e norma le aperture e le chiusure di ristoranti, bar e attività produttive. Qualche giorno dopo il governo rifinanzia con ulteriori 400 milioni di euro il fondo dedicato a tour operator e agenzie. È la principale misura per il settore del turismo organizzato contenuta nel decreto Ristori. Oltre ai 400 milioni per le adv e i t.o., da Palazzo Chigi arrivano anche 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale, altrettanti per fiere e congressi e 400 per fiere internazionali ed export.
Intanto prende il via la riorganizzazione del Gruppo Alpitour: le società Eden Viaggi e Press & Swan verranno assorbite da Alpitour spa da marzo 2021. La direzione generale tour operating viene affidata a Pier Ezhaya che sottolinea come l’obiettivo sia quello di stimolare «flussi rapidi e snelli e operare una razionalizzazione dei brand» del Gruppo.
L’ex startup italiana Musement, invece, ottiene un ruolo sempre più importante all’interno di Tui, il più grande t.o. europeo. Tui Destination Experiences, business unit specializzata in tour e attività, diventa Tui Musement.
In Italia, infine, per affrontare una crisi dalla quale non sembra ancora vedersi una via d’uscita, molte agenzie di viaggi ripensano il loro modello: nascono “storie di resistenza” che vanno dal coworking alla chiusura delle agenzie fisiche per dedicarsi solo all’online, fino alla riconversione all’incoming e a modelli ibridi che prevedono la vendita di altri prodotti in adv.
NOVEMBRE – IL BALLO DEI DPCM E DEI RISTORI
Intanto, l’11 novembre il Mibact pubblica gli elenchi di assegnazione del contributo a fondo perduto dedicato agli agenti di viaggi e ai tour operator, elenchi che per dei difetti tecnici verranno poi rivisti nelle settimane successive, mentre il settore continua ad attendere l’erogazione di tali fondi.
Con i successivi decreti Ristori bis, ter e quater vengono incrementate e integrate le misure a sostengo del travel. Tra queste ci sono l’incremento del fondo per adv e t.o.; l’ampliamento della platea dei beneficiari (dagli operatori di bus “sightseeing” fino alle guide turistiche passando per fiere e congressi); il rinvio o sospensione delle scadenze fiscali e dei versamenti tributari, l’acceso al credito d’imposta per i canoni di locazione. Anche le Regioni (Lazio, Piemonte, Friuli, Lombardia e altre) stanziano ulteriori aiuti a supporto delle agenzie di viaggi e degli operatori.
Per la prima volta nella sua storia il Wtm Londra si svolge totalmente in modalità virtuale dal 9 all’11 novembre. Durante l’evento, L’Agenzia di Viaggi Magazine, in accordo con la giuria internazionale del Wtm Virtual 2020, conferisce a Carrani Tours il World Travel Leaders Award per l’Italia.
Nella notte tra il 19 e il 20 novembre il “maledetto virus” si porta via Massimo Loquenzi, presidente dell’associazione Visit Usa Italy, nonché suo fondatore, e direttore dell’agenzia di marketing Master Consulting. Una perdita dolorosa e inestimabile per tutto il settore del turismo professionale italiano.
Nel frattempo Iata vara il Travel Pass, una sorta di passaporto sanitario delle linee aeree che entrerà in vigore nel 2021 e permetterà la ripresa dei viaggi internazionali. In Italia viene annunciato l’avvio dei voli Covid tested con gli Usa. Il progetto, che decollerà dal 15 dicembre, prevede un sistema di tamponi rapidi (in partenza e a destinazione) per tutti i passeggeri che voleranno su alcune frequenze selezionate dei voli Alitalia e Delta Air Lines tra gli scali Usa e l’aeroporto di Roma Fiumicino.
Nel mondo della tecnologia decolla la partnership tra il gds Sabre e il colosso Google nel nome dell’intelligenza artificiale.
Arrivati a dicembre, dopo mesi di disperazione e incredulità, è il momento di guardare anche con ottimismo al futuro cogliendo i piccoli e grandi segnali che permettono alla travel industry di vedere la luce in fondo al tunnel. L’appuntamento per tutti è quello della primavera 2021 e il settore inizia la fase della ricostruzione. Dall’avvio delle vaccinazioni di massa al via libera dell’Unione europea al sistema di tamponi rapidi in tutti gli aeroporti, dall’annuncio del ritorno delle fiere in presenza (Fitur, Bit Milano e Atm Dubai su tutte) al semaforo verde di Usa ed Europa al ritorno in pista dei 737 Max di Boeing. Gli eventi di dicembre, in raccordo con il successo conclamato del sistema delle travel bubble e del modello di ripartenza delle crociere – simbolo della resilienza, dell’avanguardia e della forza di un intero settore – segnano la strada del futuro del turismo.
Nel frattempo, però, più ci si avvicina alle feste natalizie più i governi di tutta Europa estendono e rafforzano le restrizioni per evitare la terza ondata di contagi. Il nuovo dpcm del 4 dicembre si sintetizza in un vero e proprio lockdown dei viaggi fino a gennaio: spostamenti tra regioni inibiti, finanche tra comuni nei giorni clou delle feste, niente crociere, niente sci e quarantena d’obbligo per chi rientra dall’estero. Il dpcm Natale, infine, rimanda al 7 gennaio qualsiasi ipotesi di riavvio del le operazioni turistiche. Dal 21 dicembre, la diffusione di una nuova variante del virus Covid-19 in Uk provoca lo stop a tutti i voli dall’Italia al Regno Unito.
Pochi giorni prima di Natale, l’amministratore delegato Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio prestano il piano industriale di Ita-Italia Trasporto aereo; la newco che dovrebbero far rinascere Alitalia. Il piano, che deve ancora essere approvato dal Parlamento, prevede una partenza “mini” da aprile 2021 con 52 aerei in flotta e circa 5.500 dipendenti e un focus su flessibilità e sostenibilità economica. Nei giorni precedenti, il trasporto aereo italiano ha visto la presentazione ufficiale di una nuova compagnia, Ego Airways, che decollerà in primavera da gli aeroporti di Forlì, Catania e Firenze operando rotte domestiche e rifacendosi a un modello di business che porta il tailor made nell’esperienza di acquisto e di viaggio aereo.
Sul fronte internazionale, invece, Norwegian Air viene “salvata” per la seconda volta in pochi mesi grazie a un ulteriore programma di riconversione del debito in azioni (da concordare con azionisti e creditori) e con l’emissione di nuovi titoli.
Intanto, in Italia, a Roma, chiude definitivamente le attività la sede dell’Egyptian Tourism Promotion Authority. La notizia della chiusura dell’ente del turismo egiziano diventa ufficiale con il licenziamento dei dipendenti e la dismissione degli uffici romani di Via Barberini.
R.R. – C.C. – G.S.